Dopo aver già assaggiato la pista olimpica di Zhangjiakou già nella giornata di ieri, gli azzurri del biathlon hanno avuto modo oggi di provare anche il poligono olimpico.
Quali sono le prime impressioni? Secondo quanto raccolto da Fondo Italia, le condizioni di lunedì erano piuttosto estreme. La temperatura dell’aria era di -20 gradi, ma soffiava un vento molto forte e la percepita era intorno ai -30°, partendo dal poligono la pista sale e in salita il vento quasi spingeva gli atleti, che in quella zona dell’anello non hanno patito tanto il freddo perché soffiava alle spalle, anzi si sentiva quasi caldo in quanto erano tutti molto coperti. Arrivati nel punto piu alto della pista si scende verso il poligono e lì arrivava la parte più brutale, in quanto il cielo era anche velato, quindi il sole non scaldava molto, faceva freddo. Il vento soffiava fortissimo sul volto degli atleti e molti hanno anche testimoniato di sentirsi quasi in difficoltà nel muoversi, percependo anche ancora più freddo. Oggi invece, la situazione metereologica è stata migliore per gli atleti, c’era un cielo azzurrissimo, il sole scaldava ed era presente meno vento rispetto a lunedì, quindi la temperatura percepita era più alta.
Per quanto riguarda la pista, la neve in certi punti è abbastanza scorrevole, ma nella maggior parte del tracciato è "gesso", nel senso che gli sci non scorrono e grattano tantissimo sotto i piedi. Una neve secchissima quindi. Il percorso non è affatto banale, la pista è molto impegnativa e nervosa, ci sono tante curve che non offrono mai la possibilità di riposare e recuperare. I biatleti devono quindi lavorare ovunque, anche nei falsopiani in discesa quando ci si trova spesso controvento.
Per quanto riguarda le prime impressioni dal poligono, è stato confermato quanto affermato già ieri da Eckhoff e Røiseland. Sparare è complicato ma non impossibile, anche se quando cala il sole, il vento soffia molto di più. Il vento soffia da sinistra a destra, dal basso verso l’alto, scendedo dalla montagna dove sono i trampolini e risalendo, a volte agli atleti dà quasi l’impressione di non esserci, ma solo perché soffia meno. La sera, dopo il tramonto, però la situazione diventa molto più difficile sia dal punto di vista del vento che climatica, tanto che chi oggi è sceso in pista a quell’ora ha patito moltissimo il freddo. Va evidenziato, quindi, che ben nove gare su dodici inizieranno dopo le 17 cinesi.
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