Ci si aspettavano scandinavi e tedeschi, sono arrivati neozelandesi, polacchi e statunitensi. Si è ribaltato il mondo oggi a Shchuchinsk (Kazakistan) per la sprint maschile di 10 km dei Mondiali Junior di biathlon. A vincere è Campbell Wright in 23’38"9, davanti a Jan Gunka (+35"4) e Maxime Germain (+46"6).
"What happened?", si chiede il neozelandese in lacrime dopo il traguardo. In effetti non lo sa neanche lui cosa sia successo. Sa solo la cosa più importante, ovverosia che è primo, e con largo margine sul secondo, in una gara che teoricamente avrebbe dovuto avere altri protagonisti di primo piano. Wright è però perfetto al poligono (così come Gunka) e anche sugli sci mostra un passo molto competitivo: è il migliore sia nel primo che nel secondo giro, paga qualcosa nel finale per la stanchezza.
Wright poteva non essere il favorito, ma non è nemmeno uno sprovveduto. Aveva già attirato attenzioni nella stagione 2021-22, quando ad Anterselva era riuscito a chiudere al quindicesimo posto nell’individuale di Coppa del Mondo, a qualificarsi per la mass start ma soprattutto a guadagnarsi la convocazione per i Giochi di Pechino, riportando così la Nuova Zelanda del biathlon nella rassegna olimpica 12 anni dopo Sarah Murphy. Wright ora si allena negli Stati Uniti con la nazionale a stelle e strisce, gruppo guidato dall’allenatore italiano Armin Auchentaller e coadiuvato da Emil Bormetti. Ed è proprio il tecnico italiano a incitarlo dopo il secondo poligono, quando per Wright si sono aperti insperati scenari di medaglia.
Dietro, Gunka si rende protagonista di una gara ordinata e solida ma a livello di passo non sta con Wright, e infatti si prende l’argento. Bronzo per un’altra sorpresa, Germain, che dopo aver tagliato il traguardo cerca con lo sguardo Wright per gioire insieme al suo compagno di allenamenti. In top-10 alcuni di quelli che teoricamente avrebbero dovuto andare a podio: Hedegart, Nevland, Menz, Schaser, Gerhardsen, Larsson e Frey. Quattro norvegesi, due tedeschi e uno svedese nelle posizioni che meno contano.
Il migliore degli italiani è Christoph Pircher, arrivato 33esimo a +2’46" dalla vetta: per il classe 2003 delle Fiamme Oro una gara costante, peccato per i due errori in piedi che gli precludono una top-25. Fabio Piller Cottrer (2-2) è 45esimo a +3’27": anche il passo del sappadino era certamente da top-30, qualche errore di troppo al poligono lo tiene troppo basso in classifica. Sabato amaro per Nicolò Betemps (2-2), solo 62esimo a +4’22", e per Marco Barale, squalificato.
Biathlon – Mondiali Junior: risultati sprint maschile
Biathlon – Mondiali Junior: sorpresa Wright nella sprint maschile
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