Johannes Høsflot Klæbo ha lasciato con qualche giorno d’anticipo Livigno, la località sulle Alpi scelta dal fondista norvegese per un campo di allenamento in alta quota alla vigilia della Coppa del Mondo; di ritorno nella sua Trondheim è risultato positivo al test del Coronavirus, nonostante soggiornasse in una baita indipendente e privata assieme al padre-manager Haakon Klæbo.
«Non sono costretto a letto, ma non sono nemmeno sano. Ciò significa che non mi alleno da domenica quando ho sentito che il mio corpo non era come dovrebbe essere. Ora spero di riuscire a toglierlo dal mio corpo il prima possibile» ha detto Klæbo a VG.
Ora rimane da capire se il campione potrà iniziare la stagione sciistica assieme a tutti gli altri atleti norvegesi con l’apertura nazionale di Beitostølen tra dieci giorni circa o se, realisticamente, partire direttamente con la Coppa del Mondo a Ruka finlandese il fine settimana successivo.
«È troppo presto per dire quali conseguenze ciò avrà per l’inizio della stagione. Beitostølen e Ruka sono diventati più incerti, ma vedremo quanto velocemente mi libererò di questo guaio. L’obiettivo è ancora quello di iniziare a Beitostølen tra circa una settimana, ma è troppo presto per decidere. Ora la cosa più importante è guarire e non fare nulla che possa far sì che questo virus rimanga nel mio corpo. Dopotutto, dipendo dal fatto che il mio corpo funzioni al cento per cento»
Sci di fondo – Klaebo positvo al Covid, a rischio l’opening di Beitostølen e Ruka.

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