Biathlon | 24 gennaio 2019, 17:06

Biathlon - Dorothea Wierer: "Ho sparato più lentamente perché non riuscivo a respirare bene"

L'azzurra dopo l'ottavo posto nella sprint: "Sono contenta della mia prestazione e orgogliosa della presenza sempre maggiore di tifosi italiani alle nostre gare"

Biathlon - Dorothea Wierer: "Ho sparato più lentamente perché non riuscivo a respirare bene"

Si è confermata leader della classifica generale concludendo all’ottavo posto la sprint di Anterselva. Dorothea Wierer può ritenersi soddisfatta della sua prestazione, arrivata in un periodo di forma non eccelsa, con un buon piazzamento acciuffato con grinta ed esperienza.

Al termine della gara, l’azzurra delle Fiamme Gialle si è detta soddisfatta per la sua prestazione, ammettendo però di aver faticato tanto dal punto di vista fisico: «Sicuramente oggi ho sparato molto piano perché al momento non sono fisicamente in forma – ha affermato Wierercomunque sono abbastanza contenta della mia prestazione, anche perché quella di oggi è stata una delle gare in cui ho faticato di più in questa stagione. Nonostante tutto ciò, ho fato il massimo come sempre. Peccato per quell’errore nella serie in piedi ma questo è il biathlon».

A bordopista erano tantissimi i tifosi italiani presenti, un supporto che Doro ha apprezzato moltissimo: «Ho sentito tantissimo il tifo e mi fa molto piacere, perché il numero dei tifosi italiani sta crescendo e il biathlon è sempre più conosciuto nel nostro paese. Questo mi rende orgogliosa».

Wierer ha parlato poi del finale di gara, dove ha pagato un po’ dazio sugli sci: «Purtroppo non ho fatto un doppio zero e qui devi lavorare moltissimo, con la penalità quindi non è semplicissimo. Oggi avevo le gambe un po’ pesanti, anche perché non è mai facile con tutti gli impegni che ci sono. Nonostante tutto ho dato il massimo e sono contenta».

L’azzurra è pronta per l’inseguimento di sabato, dove sarà battaglia: «Sono felice perché non ho subito tanto distacco e si ripartirà da zero, in quanto quindici secondi sono pochissimi. Tutto sarà possibile, ma speriamo ci sia ancora bel tempo, che fa sentire un po’ meno la fatica dell’altura. Venire qui è sempre faticoso dopo la tappa di Ruhpolding. Oggi, infatti, ho sparato molto piano in piedi perché non riuscivo a respirare bene»

G.C.

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