Olimpiadi 2030 - Il CIO svela: "6 Paesi in corsa, uno di essi è ancora ignoto ai media…"

La corsa per aggiudicarsi l'organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2030 entra nel vivo. Entro i Giochi estivi di Parigi 2024 il CIO dovrà assegnare l'edizione della kermesse a cinque cerchi che succederà a quella di Milano Cortina e le pretendenti sembrano non mancare.

Secondo quanto ha dichiarato Christophe Dubi, direttore esecutivo dei Giochi olimpici per il Comitato Olimpico Internazionale, sono in tutto 6 i Paesi che stanno valutando la possibilità di organizzare le Olimpiadi 2030 - tra cui Svezia e Svizzera - e cinque di essi sono già entrati nella fase di "dialogo continuo" con il CIO, mentre la sesta nazione ha manifestato interesse, ma è più attardata rispetto alla concorrenza.

Dubi ha assicurato che i 6 Paesi "sono realmente interessati a mettere le mani su una futura edizione dei Giochi, con cinque di loro stiamo discutendo su alcuni elementi strategici. I loro nomi? Sono tutti noti ai media, tranne quello del sesto Paese, che non ha ancora dichiarato pubblicamente la propria volontà, ma sta abbozzando un dialogo con noi".

A Dubi ha fatto eco il portavoce del CIO Mark Adams, le cui dichiarazioni sono state riportate da "Inside the Games" (così come quelle precedenti, ndr): "Il CIO sta discutendo con potenziali ospiti che vantano una recente esperienza nell'ospitare Coppe del Mondo e Mondiali e che hanno un mercato sportivo altamente sviluppato. Alcuni di loro sono usciti allo scoperto. Ci sono sei Stati interessati, ma non possiamo dirvi i loro nomi, poiché spetta a ogni potenziale candidato rivelarsi o meno".