Olimpiadi | 03 ottobre 2023, 17:00

Olimpiadi Milano Cortina 2026 - Il governo si prende 48 ore per decidere sulla pista di bob, mentre il Piemonte rilancia l'opzione Cesana

Olimpiadi Milano Cortina 2026 - Il governo si prende 48 ore per decidere sulla pista di bob, mentre il Piemonte rilancia l'opzione Cesana

Continua quella che ormai ha tutta l'aria di essere un'Odissea per Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026, e cioè la vicenda, che tiene banco ormai da mesi, riguardante la pista di bob, slittino e skeleton.

Di ieri la notizia che la Camera dei Deputati ha di fatto spinto il governo a considerare un'opzione che non fosse quella di Cortina, con il chiaro sottotesto di accettare la proposta di Innsbruck di disputare le gare nel proprio impianto. 

Oggi, prima di partecipare ad un tavolo di approfondimento organizzato dal Festival delle Regioni, è stato interpellato dai giornalisti sull'argomento il Ministro dello Sport, Andrea Abodi. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano il governo si è "riservato circa 48 ore per decidere, al fine di ottenere le informazioni e i dati che serviranno a chi dovrà prendere la decisione. Perché noi diamo indirizzi politici, poi a prendere la decisione tecnica sarà una società che si chiama Simico."

Il ministro poi ha aggiunto: “Il nostro compito come Paese è ovviamente rispettare l’impegno con il Cio e così faremo. Tra le opzioni in campo, è vero, ci sono anche ipotesi estere, valuteremo con lucidità e freddezza tenendo conto ovviamente di tutte le disponibilità. Valuteremo tutte le opzioni, con la lucidità e la freddezza necessaria. Quelle straniere non sono le prime scelte."

Le ipotesi straniere in campo sono due: oltre all'Austria con Innsbruck, anche la Svizzera si è offerta con St. Moritz. Secondo La Stampa, però, al vaglio del governo c'è anche una terza ipotesi, tutta italiana: si tratta della pista di Cesana, una proposta avanzata dal presidente della Fondazione 20 marzo, Francesco Avato, e rilanciata ieri dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio: "Sarebbe paradossale andare a spendere soldi pubblici all’estero quando a pochi chilometri di distanza, in Italia, abbiamo impianti come quelli di Cesana che abbiamo messo a disposizione e che permetterebbero di far risparmiare soldi, tutelare l’ambiente e sentirci tutti con spirito olimpico italiano."

Si tratta tuttavia di un impianto non in uso di cui attualmente che richiede un adeguamento, tra le altre cose, dell'impanto di refrigerazione. Secondo il governatore del Piemonte la messa in sicurezza dell’impianto ad oggi si stima intorno ai 20-30 milioni, che sarebbero cifre di molto inferiori a quelle che sono le previsioni che si richiedono per i lavori a Cortina. "Gli organizzatori hanno comunicato un’autosufficienza per cui hanno chiuso di fatto una porta" ha commentato Cirio "se questa autosufficienza non c’è credo che sarebbe assurdo che questa porta si riaprisse in Austria o in Svizzera e non invece in Piemonte".

Federica Trozzi

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