Sci di fondo | 04 ottobre 2023, 06:30

Sci di Fondo - I compagni di nazionale di Klæbo perplessi dalle critiche alla Federazione: "Pochi esempi concreti"

Sci di Fondo - I compagni di nazionale di Klæbo perplessi dalle critiche alla Federazione: "Pochi esempi concreti"

Torna a tenere in banco in Norvegia, la “ribellione” di Johannes Høsflot Klæbo nei confronti della Federazione di Sci. Dopo aver partecipato al podcast di Faster Skier, di cui Fondo Italia ha proposto una traduzione a puntate, diversi nomi dello sci di fondo norvegese, suoi compagni di nazionale, hanno commentato le sue parole, dimostrandosi critici su alcuni passaggi del campione. NRK ha raccolto le loro opinioni a riguardo.

Simen Hegstad Krüger risponde a proposito dell'accusa rivolta alla federazione sul cattivo trattamento da parte della federazione. “Devo dire che quel particolare punto, sono un po' perplesso. Non posso mettere la mano sul fuoco che qualcuno sia stato maltrattato, che io sappia. Non sono d'accordo su questo punto, no.Mi sono sempre sentito trattato bene. Ci sono molte brave persone nella Federazione di Sci. Ci sono problemi occasionali e certamente qualcosa poteva essere fatta diversamente, e poi nella situazione in cui ci troviamo la dirigenza deve spesso fare scelte difficili, che si tratti di ritiri per le gare di sci o di chi farà parte della squadra.”

Il vincitore di tre medaglie d'oro ai Campionati del Mondo a Planica prosegue: "Penso che sia arrivato il momento di trovare un accordo. Non vedo cosa possa ostacolarlo. È qualcosa che potrebbe essere una perdita di energia sia per noi che per lui.” 

Emil Iversen, che è stato escluso dalla nazionale quest'anno, concorda invece con Klæbo, pur dichiaranndo che era complessivamente soddisfatto della vita in nazionale. "È stato un brutto caso su cui sarei stato molto critico se fossi stato in squadra"dice del processo di selezione in cui sia Sindre Bjørnestad Skar che Didrik Tønseth sono stati prima eliminati dalla squadra nazionale e poi richiamati "Ci sono sempre due facce della stessa medaglia, ma questo è un esempio di qualcosa che non è andava".

Iversen è fiducioso che una soluzione si stia avvicinando, ironizzando sulla sua attuale posizione: "Almeno penso che andrà in Coppa del Mondo. Spero e credo che si risolverà tutto da sé. In caso contrario, sarebbe molto positivo per me, perché a quel punto il mio cammino verso la Coppa del Mondo sarebbe molto più facile. Non vedo il quadro generale, faccio parte del Team Emil, quindi spero davvero che non funzioni, ma penso che funzionerà.”

Il nazionale Sjur Røthe non nasconde il fatto che il conflitto di Klæbo con la federazione colpisce gli atleti rimasti, ma non si riconosce nel racconto dell'atleta di Trondheim secondo cui diversi compagni di squadra sono stati trattati male. "Personalmente, non posso dire altro se non che sono stato trattato molto bene da quando sono entrato in nazionale nel 2012. Penso che le cose vadano molto bene e che la Federazione norvegese di sci sia un ottimo posto dove lavorare”

Nemmeno Martin Løwstrøm Nyenget comprende le dichiarazioni di Klæbo: “Penso che ci siano stati pochi esempi concreti. Alcune affermazioni sono un po' sorprendenti, quindi è difficile dire a cosa si riferisce non essendo stato più specifico. Spero che questo sia presto un capitolo chiuso."

Federica Trozzi

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