Biathlon | 01 dicembre 2023, 18:55

Biathlon - Gioia e incredulità per Juni Arnekleiv: "Sono scioccata, il podio è arrivato prima di quanto immaginassi"

Foto credit: Federico Angiolini

Foto credit: Federico Angiolini

ÖSTERSUND - Aveva già ottenuto tre podi con la squadra norvegese, oggi Juni Arnekleiv ha ricevuto la sua prima medaglia in Coppa del Mondo anche in una gara individuale. La ventiquattrenne norvegese ha confermato in questo inizio di stagione i suoi grandi mezzi, facendo il definitivo salto di qualità già in occasione dell'apertura stagionale a Sjusjøen. A Östersund, sin dalla single mixed relay, Arnekleiv si è dimostrata in grande condizione, fino ad aver chiuso oggi sul podio.

La giovane norvegese è più che sorpresa per il risultato odierno, questo splendido terzo posto: «Sono un po' scioccata - racconta a Fondo Italia iniziando a ridere - devo ammettere che il podio è arrivato un po' prima di quanto immaginassi. Non avrei mai creduto che già quest'anno sarei stata in grado di salire sul podio in una sprint addirittura con un errore. Ci siamo allenate molto bene in estate, ho al mio fianco delle grandi compagne di squadra, con le quali ci rendiamo più forti a vicenda. Sapevo di essere in buona forma, ma non al punto da poter salire sul podio così presto in stagione». 

Quella odierna era la nona partenza di Arnekleiv in Coppa del Mondo, ma addirittura il suo quarto podio, se si considerano i tre con staffetta e single mixed. Quando glielo facciamo notare è incredula: «È folle - ride - non posso crederci».

L'appetito vien mangiando ed ovviamente Arnekleiv vuole ora mantenersi nelle zone alte della classifica: «Il prossimo obiettivo è fare un nuovo passo avanti, magari partendo da un bel secondo posto, per poi salire più spesso sul podio». 

Infine le abbiamo chiesto cosa abbia pensato quando si è resa conto di aver conquistato il primo podio della carriera. Sorridendo con l'incredulità di chi non avrebbe mai immaginato di essere lì, Arnekleiv esclama: «Nulla, ero semplicemente scioccata e felice».

L'impressione è che dovremo abituarci a vederla più spesso lì.

Giorgio Capodaglio