Salto | 18 dicembre 2023, 13:00

Salto con gli sci - Maren Lundby si ritira: la passione e l'impegno a 360° della "Ski Jumping Queen"

Michele Dardanelli

Michele Dardanelli

Maren Lundby ha annunciato nella tarda mattina di lunedì il suo ritiro dal salto con gli sci, alla presenza del direttore sportivo Clas Brede Bråthen e dell'allenatore della nazionale Christian Meyer.

È una delle saltatrici con gli sci di maggior successo nella storia di questo sport, avendo vinto tre titoli complessivi consecutivi di Coppa del Mondo, oltre trenta vittorie individuali di Coppa del Mondo e medaglie d'oro alle Olimpiadi invernali 2018 e ai Campionati del Mondo sia nel 2019 che nel 2021.

Ha fatto il suo debutto nella Continental Cup, il livello più alto di salto con gli sci femminile dell'epoca, il 12 agosto 2007 a Bischofsgruen. Da allora la sua carriera da saltatrice sembra essere caratterizzata da una serie di “prime volte”, tanto che spesso – e non a sproposito – si parla di lei come di una “pioniera” per la disciplina: all'età di 14 anni, è entrata nella storia come prima saltatrice con gli sci in un Campionato del mondo, quando ha saltato con il pettorale numero 1 ai Campionati mondiali di sci nordico 2009 in Liberec. Il 6 settembre 2010, ha effettuato il primo salto sul nuovo Midtstubakken di Oslo quando è stato aperto. In Coppa del Mondo ha esordito nella gara inaugurale del 3 dicembre 2011 sul trampolino Lysgårdsbakken di Lillehammer, arrivando 17ª e proprio nella stessa località ha conquistato la prima vittoria, nonché primo podio, il 23 novembre 2012.

A partire dal 2017, la sua carriera ha iniziato un’impennata verso “gloria” nella disciplina, con un successo dopo l’altro ad arricchire il suo giovane palmares, mettendo in bacheca ben tre Coppa del Mondo generali nelle stagioni 2017-2018, 2018-2019 e 2019-2020, prima saltatrice con gli sci a riuscirci dopo Adam Małysz nel triennio 2001-2003; nel 2019 e nel 2020, ha conquistato due edizioni di Raw Air. Il 3 marzo 2021, nei Campionati Mondiali di Oberstdorf, Lundby è diventata la prima campionessa del mondo femminile sulla grande collina. Un’impresa incredibie che la porta ad essere insignita nel marzo di quell’anno della Medaglia di Holmenkollen, importantissimo riconoscimento assegnato dalla Federazione norvegese dello sci, agli sportivi, norvegesi o di altra nazionalità, che si sono particolarmente distinti nelle competizioni internazionali.

La cavalcata verso successo si interrompe bruscamente subito dopo la vittoria nei Campionato Mondiali 2021 quando il suo corpo, messo sotto pressione per il mantenimento del peso ideale, ha smesso di “collaborare”, costringendola a chiudere la stagione in anticipo e a non partecipare alla stagione successiva: questa lunga lotta con i problemi di peso l’ha portata a rinunciare ai Giochi Olimpici del 2022 in modo da ritrovare la forma ideale per tornare a competere in modo sano e sicuro.

Forse ha dovuto rinunciare ad una medaglia olimpica, ma questa scelta l’ha fatta salire agli onori delle cronache negli ambienti sportivi norvegesi, da sempre molto attenti al tema della salute degli atleti, portandola a ricevere diversi premi per la sua apertura sui problemi che l'hanno afflitta.

Era tornata a gareggiare, con i suoi tempi, nella scorsa stagione, riuscendo a conquistare l’Argento su Large Hill di Planica ai Mondiali del 2023. Questa estate, la volontà era di lavorare per puntare al Torneo Raw Air e al record del Mondo, rinunciando anche alla Coppa del Mondo, per trovare la condizione migliore per centrare l’obiettivo ma la motivazione, dopo 16 anni al vertice ha evidentemente iniziato a scricchiolare, comprendendo che era arrivato per lei il momento di aprire un nuovo capitolo.

Oltre che come atleta, Lundby si è impegnata attivamente per il salto con gli sci combattendo sempre aspramente per i diritti delle donne nella corsa verso la parità di genere all'interno della disciplina. La pasionaria 29enne infatti, si è espressa sempre a favore di una gara di salto dal Trampolino Grande alle Olimpiadi anche per le donne, per una Tournée dei Quattro Trampolini che non fosse declinata solo al maschile e gare di volo al femminile. Se oggi ci sono gare sul trampolino grande ai Mondiali e se a Vikersund le saltatrici possono “volare” giù dal Vikersundbakken, è anche grazie alle sue lunghe battaglie e forse non è affatto un caso se, la scorsa stagione, proprio Lundby è stata la prima atleta a superare i 210 m.

La passione per lo sport, per Maren Lundby, va ben oltre il salto con gli: amante del calcio, grande tifosa del Liverpool, l’interesse per il pallone non si esaurisce sugli spalti di uno stadio, ma lo pratica attivamente anche come forma di preparazione estiva militando nel Kolbu/KK, squadra della 4a divisione norvegese; talvolta questa risorsa di è trasformata anche in un rischio, con qualche incidente sul campo. Inoltre, nell'autunno del 2021 ha partecipato a "Skal vi danse", la versione norvegese del programma di ballo “Ballando con le stelle” come parte del processo per tornare in forma dopo gli eventi di Oberstdorf 2021, ma garantisce oggi che è stata una esperienza estemporanea, chiusa definitivamente. Tuttavia siamo certi che una personalità eclettica come Lundby non faticherà ora a trovare nuovi modi per esprimere la sua fantasia e realizzare i suoi sogni anche nella vita extrasportiva: come nel 2019, quando è riuscita a trovare spazio nella sua vita per la musica, con la registrazione del video musicale “The Ski Jumping Queen”, promo dello spettacolo “Kjellas Festforjesning vol.2”

A Maren Lundby, qualunque cosa il futuro voglia riservare, auguriamo una buona vita e continuare a mettere tutta la passione e l’impegno che l’hanno contraddistinta da atleta in ogni scelta e progetto che abbraccerà.

Federica Trozzi

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