Biathlon | 28 febbraio 2024, 12:25

Sci di fondo o biathlon? Anche la statunitense Margie Freed non sa scegliere e gareggia in entrambe le Coppe del Mondo

photo credits - @Margiefreed Instagram account

photo credits - @Margiefreed Instagram account

Sta facendo scalpore nelle ultime settimane la storia di Elsa Tanglander, che a 16 anni ha conquistato la medaglia d'oro ai Youth Olympic Games di Gangwon nello sci di fondo e, poche settimane dopo, si è laureata Campionessa del Mondo Youth nel biathlon, disciplina cugina del fondo ma con un fondamentale completamente diverso come il tiro e che richiede tanto allenamento. Eppure questa ragazza riesce ad eccellere in entrambe. 

Tutti si chiedono che scelta farà nel futuro – sebbene abbia dichiarato lei stessa una certa preferenza per il fondo, “il suo primo sport” - e  le due federazioni in Svezia se la stanno già litigando, mentre è ancora tra i banchi di scuola tra una medaglia d'oro l'altra. 

Ma quello della piccola svedese non è l'unico caso di atleta che percorre due strade contemporaneamente: siamo certo più abituati a sentire del passaggio da una disciplina all'altra, ma c'è qualche temerario che non ne vuole sapere di fare una scelta. È il caso di Margie Freed, atleta statunitense che, pur senza i risultati di rilievo di Tanglander, a 26 anni si divide ancora tra sci di fondo e biathlon, protagonista di una stagione incredibile.

Dopo aver inaugurato la stagione partecipando alla tappa inaugurale di Coppa del mondo di biathlon a Östersund (Svezia), Freed si è data al fondo, prendendo parte alle gare FIS di Munio (Finlandia) oltre a diverse prove del suo circuito nazionale, venendo è stata selezionata nelle ultime settimane per la Coppa del Mondo di sci di fondo a Canmore (Canada) e Minneapolis (USA), andando a anche punti in tre. 

Ora in questo finale di stagione torna là dove tutto era iniziato a novembre, nel biathlon, trovando spazio nella squadra di Coppa del Mondo di biathlon per le tre tappe conclusive della stagione, che  partono da Oslo-Holmenkollen, per poi spostarsi di nuovo in Nord America tra Soldier Hollow (USA) e Canmore, pista che ha dimostrato di amare in Coppa del Mondo, chiudendo tra le migliori 30 la Mass Start in classico.

Una scelta sicuramente non facilissima, ma non impossibile e che, dimostra la forza di volontà ed impegno nel raggiungere i traguardi prefissati.

Federica Trozzi