Salto | 04 aprile 2024, 15:30

Salto con gli sci - Sandro Pertile: "A Planica troppi infortuni quest'anno. Sorprese? Il ritiro di Prevc, la vittoria di Paschke e... Kasai"

Photo Credits: Becchis

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Sandro Pertile, race director della FIS per quanto riguarda il salto con gli sci, fa il punto sulla stagione da poco conclusa in un’intervista rilasciata al portale polacco skijumping.pl. Molti gli argomenti trattati dall’esperto italiano: dalle sfumature del regolamento, alle prestazioni degli atleti, passando per le località di gara, fino al tema infortuni. Queste le sue principali dichiarazioni, nel fare un bilancio complessivo dell'inverno.

Interpellato riguardo al giudizio della stagione di salto con gli sci, Sandro Pertile dichiara: “È stata un'altra stagione lunga e intensa. Abbiamo iniziato come di consueto a novembre a Ruka, abbiamo viaggiato attraverso l'Europa, gli Stati Uniti e il Giappone e abbiamo concluso con un gran finale a Planica. Penso che sia stata una stagione di successo. Abbiamo svolto tutte le gare previste nel nostro calendario senza la necessità di annullare definitivamente la competizione. Ogni fine settimana abbiamo avuto una fantastica competizione con eventi interessanti. Penso che agli spettatori e agli atleti sia piaciuto”.

Interpellato poi sulla situazione più sorprendente di quest’anno, a suo dire un posto speciale va riservato alla conclusione della carriera di Peter Prevc: “L’annuncio del ritiro di Peter Prevc. L'anno scorso, durante i mondiali di Planica, ha subito un grave infortunio e in estate si è lentamente ripreso. Tuttavia, in inverno saltava costantemente ad un livello molto alto. La sua decisione è stata una sorpresa per me. Peter è stato un grande ambasciatore del nostro sport”.

A Pertile vengono poi domandati un aspetto positivo e uno negativo della stagione 2023/24 di salto con gli sci. Partendo dall’argomento più felice, il race director spiega: “L'aspetto più positivo è il fatto che abbiamo portato a termine l'intero calendario previsto a fronte di una stagione invernale molto impegnativa dal punto di vista meteorologico. Il vento e le alte temperature sono un tema comune da metà gennaio. Questa è stata per noi un’ulteriore sfida. Per questo motivo sono felice che insieme agli organizzatori, alla giuria e alle squadre siamo riusciti a portare a termine la stagione”. Passando poi alle note dolenti, una menzione non può che andare ai numerosi infortuni: “Per quanto riguarda l'aspetto negativo, sono le cadute e gli infortuni avvenuti durante l'ultimo fine settimana a Planica. Ce ne sono stati troppi. Dobbiamo trovare la risposta al perché ciò è accaduto. Probabilmente si è trattato di una combinazione di vari fattori. Velocità, stanchezza dei concorrenti, preparazione della salita in condizioni estreme, perdita di concentrazione dei saltatori. E' il mix che ha portato a un gran numero di cadute nel fine settimana. Dobbiamo lavorare su questo”.

Parlando di risultati, Pertile fa notare che sono state molte le nazioni al vertice di questo sport quest’anno: “Innanzitutto vorrei dire che abbiamo avuto un totale di tredici vincitori provenienti da cinque paesi. Sul podio sono saliti ventuno saltatori provenienti da sette paesi. Ciò dimostra la capacità di molte nazioni di essere competitive nelle competizioni. La sorpresa più grande? Secondo me la vittoria di Pius Paschke a Engelberg e il gran finale di stagione di Noriaki Kasai”.

Spazio poi a un giudizio sulle varie località che hanno ospitato la Coppa del Mondo: “Abbiamo diversi modi di valutare le competizioni e gli organizzatori. Dall'anno scorso, le squadre nazionali completano un sondaggio dopo ogni evento per evidenziare i servizi positivi e negativi forniti dagli organizzatori. I dipendenti della FIS valutano ogni competizione da una prospettiva diversa. Intratteniamo anche un dialogo aperto con i comitati organizzatori. Vogliamo migliorare insieme il nostro sport. Per quanto riguarda la stagione conclusa, i migliori padroni di casa sono stati Oberstdorf e Planica”.

Chiamato infine a dare un giudizio sugli infortuni e sui possibili sforzi per ridurli al minimo, Pertile conclude: “Penso che la priorità sia valutare la causa dell’infortunio. Ancora una volta, si tratta probabilmente di una combinazione di molti fattori che devono essere valutati insieme. Non possiamo limitarci a dire "è colpa dell'attrezzatura". Valuteremo questi eventi nelle prossime 2-3 settimane. La causa può essere diversi fattori: salti troppo lunghi, errore tecnico, attrezzatura, preparazione della salita, direzione del vento, velocità, ecc. La nostra ricerca è in corso”.

Fausto Vassoney

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