Lo sci di fondo svedese si coccola il suo astro nascente. Alvar Myhlback, atleta classe 2006, è senza dubbio un fondista da tenere in grande considerazione per l’immediato futuro. Lo sa bene la Federazione Svedese, che, nonostante sia inserito nella nazionale juniores, gli ha permesso durante l’estate di prendere parte ad alcuni raduni con la Squadra A, tra i quali anche l’ultimo da poco concluso a Livigno.
Diciottenne solo da qualche mese, Myhlback non vuole farsi sfuggire l’opportunità di potersi allenare con l’élite svedese del fondo, sebbene farlo vuol dire per lui accelerare il processo di maturazione che per i suoi pari età richiede un tempo più lungo. “E’ divertente averlo qui. E Alvar si è comportato in maniera esemplare”, ammette a Expressen Lars Ljung, tecnico della nazionale interpellato durante il raduno in Italia. “A volte si nota che ha solo 18 anni – prosegue l’allenatore –, ma molto più spesso quanto sia effettivamente maturo. A colazione è sempre il primo, solitamente è il primo in tutto, anche a prepararsi per gli allenamenti. E non è qualcosa che solitamente associ a un diciottenne”.
E così, a Livigno Myhlback ha potuto allenarsi fino allo scorso 22 settembre fianco a fianco con William Poromaa e compagni. Un’occasione che, secondo l’opinione del diretto interessato, appare assolutamente meritata: “Se mi sento speciale a partecipare a questi raduni così giovane? Beh, non proprio. Sarebbe stato piuttosto strano se non mi fosse stato permesso di essere qui”. E in effetti i risultati di Myhlback parlano chiaro: il 3° posto alla Vasaloppet dell’anno scorso, oltre ai 2 ori conquistati ai Mondiali Junior di Planica, sono un chiaro esempio del perché gli si attribuisca l’etichetta di predestinato. A questo si aggiunge poi una stagione estiva da incorniciare in cui prima ha vinto la tappa inaugurale dello Svenska Spel Summer Tour, poi si è portato a casa la Trysilsprinten e infine – dopo alcune belle prestazioni al Blinkfestivalen e al Trollhättan Action Week – ha messo il becco davanti a tutti anche nella Värnamorullen.
In Svezia si fanno quindi previsioni ambiziose, per un atleta che appare lui stesso ambizioso, tanto da aver dichiaratamente messo gli occhi sui Mondiali di Trondheim come principale obiettivo stagionale: “È molto importante. Questo è il mio obiettivo principale. Dipende un po’ da come andrà il resto della stagione. Se perdessi i Mondiali, ma vincessi comunque la Vasaloppet, sarebbe comunque una stagione molto bella”. E infatti, seppur al primo posto ci siano i Mondiali, Myhlback tiene i mirino puntato anche sul circuito Ski Classics, dove gareggia tra le file del Lager 157 Ski Team. “Se dopo l’inizio della stagione mi accorgessi di non essere nemmeno vicino a un posto ai Mondiali – conclude Myhlback -, non manterrò quell’obiettivo fino alla fine. Se in quel caso passerei alle lunghe distanze? SÌ, ho una carriera anche lì”.
Sci di fondo – Il giovane Myhlback “intruso” tra i big svedesi a Livigno: “Sarebbe stato strano se non fossi stato qua”
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