Caterina Ganz è la migliore delle italiane al traguardo alla conclusione della 15 km pursuit di Dobbiaco, valida come quarta competizione del Tour de Ski. Partita con il pettorale 22 in ragione dell’esito della 20 km a skating di ieri, l’azzurra è riuscita a recuperare due posizioni chiudendo 20ª appena alle spalle delle svedesi Linn Svahn ed Ebba Andersson e davanti a Lotta Udnes Weng, battuta in volata. Interpellata da Giorgio Capodaglio, inviato di Fondo Italia a Dobbiaco, Ganz racconta la propria gara e concede alcune anticipazioni riguardo ai nuovi tracciati della Val di Fiemme.
Il bilancio è complessivamente positivo per l’atleta classe ’95, che ripercorre le varie fasi della competizione: “Diciamo che l’anno è iniziato come era finito, con delle belle sofferenze sia ieri che oggi. Dopo la gara di ieri, oggi volevo fare una bella gara in classico, però quando siamo partite subito forte ho un po’ pagato. Poi da metà gara è andata un po’ meglio. Quando è arrivato il treno di Stadlober proprio sulla salita lunga del secondo giro, il ritmo era troppo forte. Poi mi è caduta davanti Weng in salita, quindi ci siamo staccate. Alla fine non sono proprio soddisfattissima della gara di oggi, però dai (sorride, ndr)”.
A proposito delle piste rinnovate in Val di Fiemme, l’azzurra di Moena, che in Val di Fiemme è di casa, dichiara: “Sono curiosa di sapere cosa diranno le mie amiche straniere della nuova pista, che vedranno anche loro per la prima volta. Le settimane prima del Tour le abbiamo provate e sono delle piste davvero toste, più toste di prima. Se sarà una pista favorevole a Johaug? Sì, io pensavo che la gara di ieri fosse molto più dura, quindi mettevo quella di ieri e lo skiathlon come le più dure, ma secondo me sabato sarà più dura del Cermis. Perché c’è questa nuova pista con recupero zero, solo discese da lavorare e salite belle. Un giro da 3.3 km da ripetere 6 volte. Ma adesso andiamo a casa, poi domani sciamo lì e facciamo un po’ di riposo e poi da venerdì un altro weekend”.
La videointervista di Giorgio Capodaglio a Caterina Ganz, dopo la pursuit di Dobbiaco: