Grazie ai piazzamenti ottenuti in Coppa del Mondo e ai Mondiali nello scorso inverno, tra cui la medaglia sfiorata nello skiathlon per un solo decimo, Jan Thomas Jenssen questa primavera, a 29 anni, ha finalmente trovato un posto tra l’élite nazionale del fondo. Dopo cinque podi in Coppa del Mondo da novembre 2023, è finalmente arrivato il suo turno. Un passo avanti enorme per la sua carriera, che gli consentirà una relativa tranquillità nel praticare lo sport che ama, come racconta ai microfoni di VG.
“La differenza più grande è che qui vengo pagato per sciare, non devo pagare per partecipare alle attività. Non guadagno molto facendo lo sciatore di fondo, ora ho un po’ più di libertà finanziaria”.
Il grande obiettivo della prossima stagione saranno le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ma per un attimo l’atleta del Trøndelag vuole ricordare i Mondiali in casa e quella medaglia mancata nella 20km skiathlon che fa ancora male, non riuscendo a fermare le lacrime una volta tagliato il traguardo davanti al pubblico, doppiamente di casa per lui.
“È un’esperienza sconvolgente. Avrei voluto avere una tenda quel giorno, essere da solo. Non era così facile nascondersi. C’erano telecamere ovunque e ho dovuto attraversare la zona stampa” ricorda Jenssen due mesi dopo, commovendosi ancora a parlarne durante la conferenza stampa di presentazione della squadra nazionale. Ora, però, è determinato a prendersi la rivincita in Val di Fiemme nel febbraio prossimo: “Alle Olimpiadi devo recuperare un paio di metri, dopodiché vincerò una medaglia”.
Questo potrebbe riuscirgli con l’aiuto della preparazione estiva assieme ai nuovi compagni di squadra: Jenssen vuole allenarsi di più con Even Northug, Johannes Høsflot Klæbo e Andreas Fjorden Ree, tutti provenienti da Trondheim e dintorni e presenti in nazionale. “A Trondheim c’è un buon ambiente di allenamento, ma non mi sono mai allenato molto con loro prima d’ora, quindi spero in una buona collaborazione”.