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Biathlon – Arnekleiv terza incomoda al Blinkfestivalen: la gestione della pressione e quell’allenamento sotto gli occhi di Wierer

Foto Credits: Norway/skiskytterlandslaget

Arnekleiv si prepara a tornare al massimo. Dopo una stagione complicata, caratterizzata da diversi malanni fisici che l’hanno costretta spesso ai box concedendosi solo poche apparizioni in Coppa del Mondo, Juni Arnekleiv vuole ritrovare lo smalto dei giorni migliori. Un primo doppio segnale incoraggiante è arrivato proprio negli ultimi giorni al Blinkfestivalen di Sandnes, dove è salita per due volte sul gradino più basso del podio, nella super sprint e nella mass start. I segreti? Un percorso di crescita con focus sul poligono che – tra i tanti step – è passato in estate anche dalla Val di Fiemme e da un allenamento sotto gli occhi di Dorothea Wierer.

Seconda solo a Lisa Vittozzi e Lou Jeanmonnot, che l’hanno preceduta in entrambe le gare di Sandnes, Arnekleiv ha fatto della ricerca della solidità al poligono il punto di partenza su cui costruire il suo ritorno a buoni livelli nel biathlon. L’obiettivo è senza dubbio quello di consolidare la presenza nella squadra A norvegese, dove è stata riconfermata per il terzo anno consecutivo, ma che non le garantisce un posto fisso in Coppa del Mondo. Ecco perché, intervistata dall’IBU, Arnekleiv parla delle difficoltà nel reggere la pressione che questa eterna concorrenza interna comporta: “La cosa più complicata nel biathlon di alto livello? È la pressione, sicuramente. Quando arriva l’inverno, devi sempre essere al massimo della forma. È particolarmente difficile nella mia situazione, quando sei ai margini, questa è la pressione più grande per un atleta di alto livello”.

Per migliorarsi al poligono, Arnekleiv ha potuto contare durante i primi raduni dell’estate anche sull’eterna esperienza di Siegfried Mazet, allenatore del tiro della Norvegia, il quale le ha potuto darle consigli importanti. Nello specifico, Arnekleiv parla di una sessione d’allenamento andata in scena durante un raduno a Lavazé svoltosi tra la fine di giugno e l’inizio di luglio. “Questa sessione è stata la peggiore di sempre – spiega Arnekleiv -. È stata una sessione di velocità in quota e c’erano molti movimenti della carabina, le gambe tremavano. E Dorothea Wierer, che per me è una grande star, era lì a guardare, così come tutti gli allenatori. È stata una sessione davvero dura per me, ma giornate come quella e alcuni commenti necessari rendono l’inverno più facile”.

Sacrifici e voglia di migliorarsi: sono questi gli ingredienti su cui si fonda la voglia di rivalsa di Arnekleiv, pronta a dare il massimo in una stagione dal valore incalcolabile, visto l’appuntamento con le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Proprio in quest’ottica, la nazionale norvegese – con Arnekleiv in prima fila – farà ritorno in Italia nelle prossime settimane, per allenarsi ad Anterselva con la squadra femminile dal 22 agosto all’8 settembre. A ottobre, invece, il gruppo femminile sarà nuovamente in raduno a Passo di Lavazè.

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