Si aggiungono nuovi dettagli alla vicenda che ha protagonisti la Svezia, e in particolare l’azienda di automotive Volvo e la Federazione Russa di sci, che ha acquistato ad inizio estate un suo truck per la prossima stagione invernale e adibirlo a skiroom mobile. La compravendita, secondo il marchio svedese, è avvenuta illegalmente tramite un’azienda terza di un Paese appartenente all’Unione Europea, dopo che il brand aveva interrotto ogni legame commerciale con la Russia a seguito dell’invasione dell’Ucraina nel 2022 seguendo le disposizioni della maggior parte dei Paesi europei che hanno vietato l’esportazione di veicoli e altri mezzi di trasporto verso la Russia e la Bielorussia.
Claes Eliasson, responsabile stampa della Volvo, ha dichiarato a Dagbladet che la casa automobilistica svedese, dopo aver individuato l’azienda responsabile di questa transazione ha interrotto ogni collaborazione. “Abbiamo identificato a chi lo abbiamo venduto. Si tratta di un’azienda con sede in un Paese dell’UE. Abbiamo interrotto le consegne all’azienda a cui lo abbiamo venduto”. Inoltre le autorità del Paese – che non viene specificato – hanno fatto partire un’indagine per violazione delle sanzioni.
Si è trattato di una ricerca lunga e approfondita, a causa della rete commerciale particolarmente estesa, che ha coinvolto persino l’analisi della verniciatura: anche una macchia su una delle foto ha contribuito a rintracciare quale acquisto fosse collegato proprio a quel modello e a quel colore.
Un’inchiesta che non ha minimamente impensierito Elena Välbe, presidente della Federazione Russa di Sci: “Lasciateli parlare. Probabilmente non hanno niente di meglio da fare. Dovrebbero produrre più camion di questo tipo, piuttosto che dedicarsi a sciocchezze.”