L’epoca post fratelli inizia quest’oggi con l’Individuale maschile di Oestersund con una conferma: la Norvegia non abdica dal trono di nazione dominante in ambito maschile con una doppietta targata Johan Olav Botn e Martin Uldal, lasciando al padrone di casa Sebastian Samuelsson l’ultimo gradino del podio.
Per i due norvegesi una gara pressoché perfetta, con un 20/20 al poligono gestito con maestria e tempi sugli sci importanti: Botn fa segnare il miglior tempo in assoluto di giornata, mentre Uldal è più lento di una quarantina di secondi, col quinto tempo di course time, chiudendo la sua gara a 57″7 dal compagno di squadra. Il leader della squadra svedese invece, con un errore rispetto a Botn, chiude esattamente ad un minuto di distacco dal vincitore, che rimpiangerà sicuramente quel bersaglio mancato nella seconda serie a terra.
Prestazione di squadra in generale di altissimo profilo dei norvegesi, che piazzano ben quattro atleti nelle prime cinque posizioni, con Sivert Bakken e Sturla Laegreid rispettivamente quarto e quinto a 1’41″3 e 2’10″5, entrambi con un errore. Bakken, tornato in Coppa del Mondo dopo i problemi di salute degli ultimi anni da riserva per defezione di Soerum, arriva all’ultima serie a giocarsi la vittoria con Uldal, ma sbaglia e si prende i piedi del podio nell’ultima tornata, ben più incisiva rispetto a quella del vincitore della Coppa del Mondo uscente, con una prova sugli sci ancora non brillantissima.
Migliore dei non scandinavi è invece un azzurro, Tommaso Giacomel, settimo a 2’27″5 da Uldal e alle spalle dello svedese Nelin, in giornata extralusso al poligono. Il trentino delle Fiamme Gialle ha una prova sugli sci convincente, con due errori al poligono: senza l’errore nell’ultima serie, l’italiano avrebbe potuto lottare per il podio.
Per l’azzurro, che continua un inizio di stagione molto positivo, la soddisfazione di aver messo alle spalle clienti scomodi per la lotta alla classifica generale quali i francesi Eric Perrot ed Emilien Jacquelin, oggi decimo e undicesimo a parità di errore con l’azzurro.
Per l’Italia quella odierna è prova di squadra comunque convincente, soprattutto al poligono, difendendosi comunque anche in pista. Elia Zeni è 33esimo con 2 errori, davanti a Didier Bionaz 36esimo con 4 errori. Il valdostano, veramente incisivo sugli sci, ha dato importanti segnali di miglioramento in piazzola rispetto alla passata stagione, segno che è solo questione di tempo affinché il biathleta possa esprimersi a livelli compatibili con la sua prestazione sugli sci. Lukas Hofer è 38esimo, anche lui con 4 errori ma facendo segnare, come Giacomel e Bionaz uno dei migliori venti tempi di giornata sugli sci. Leggermente fuori dalla top 40 è Patrick Braunhofer, 42esimo con 1 errore, mentre Daniele Cappellari, con 2 errori è 66esimo.
Classifica Finale – TOP 10
- J.O. Botn (NOR) 46’49″4 (0-0-0-0)
- M. Uldal (NOR) +57″7 (0-0-0-0)
- S. Samuelsson (SWE) +1’00″0 (0-0-1-0)
- S. Bakken (NOR) +1’41″3 (0-0-0-1)
- S.H. Laegreid (NOR) +2’10″5 (0-1-0-0)
- J. Nelin (SWE) +2’18″7 (0-1-0-0)
- T. Giacomel (ITA) +2’27″5 (0-1-0-1)
- P. Horn (GER) +2’36″1 (0-1-1-0)
- A. Rastorgujevs (LAT) +2’39″0 (0-0-1-0)
- E. Perrot (FRA) +2’41″3 (0-1-0-1)
Gli altri italiani
33. E. Zeni +5’04″5 (1-0-0-1)
36. D. Bionaz +5’19″8 (0-1-1-2)
38. L. Hofer +5’21″8 (1-1-0-2)
42. P. Braunhofer +5’28″9 (0-0-0-1)
66. D. Cappellari +6’25″4 (0-0-1-1)

