Il Tour de Ski è iniziato in condizioni quasi perfette a Dobbiaco, Italia. Le temperature ben al di sotto dello zero di notte, seguite da sole e qualche grado sopra lo zero durante il giorno; allo stesso tempo, però, non c’è quasi neve. Quando la kermesse si sposterà in Val di Fiemme, il prossimo fine settimana, la situazione appare a dir poco allarmante.
Pare che nella giornata di domenica 4 gennaio, quando il Tour de Ski si concluderà con la classica scalata all’Alpe del Cermis, è prevista pioggia battente in Val di Fiemme. Negli ultimi anni, infatti, il cambiamento climatico ha cambiato la realtà per tutti coloro che amano la neve, sia in Scandinavia che sulle Alpi.
Proprio i fondisti svedesi sono i più preoccupati per le condizioni meteorologiche. Lisa Eriksson, in gara al Tour de Ski, parla a cuore aperto ai microfoni dell’Expressen: “Ti chiedi cosa stia succedendo al mondo. È molto frustrante. E per niente divertente. Da fondista, mi preoccupa il futuro. È tragico essere a fine dicembre senza aver mai visto la neve e quella poca che è arrivata, si sta sciogliendo”.
Dello stesso avviso Moa Lundgren, che ha scelto di preparare il Tour de Ski a Davos, Svizzera: “Uno dei motivi per cui sono andata a Davos è stata la mancanza di neve in Svezia. È davvero noioso. Si fa fatica a percepire quello che sta succedendo è assolutamente folle e frustrante per noi”.


