Come raccontato nelle ultime settimane, la chiusura della squadra nazionale norvegese “di reclutamento” per questione di budget, ha costretto molti atleti a ricollocarsi, scegliendo se accettare la proposto della Federazione di un posto in una delle squadre regionali sotto l’egida federale (qualcosa di molto simile alle squadre di comitato italiane) oppure affidarsi ad una squadra privata. Questa seconda opzione è quella scelta da alcuni dei maggiori talenti della disciplina, tra cui Filip Skari, Lars Heggen, Håvard Moseby e Martin Kirkeberg Mørk, che sono stati ingaggiati da una nuova realtà privata, il Team Aker Dæhlie Nordmarka.
Questo si è tradotto però in uno svantaggio per gli atleti: nessuno di loro può più richiedere una borsa di studio all’Olympiatoppen, organizzazione che fa capo al Comitato Olimpico e Paralimpico Norvegese e alla Confederazione Norvegese dello Sport, ed è responsabile della formazione e preparazione dello sport d’élite norvegese .
“I nostri atleti non possono richiedere la borsa di studio, anche se soddisfano i requisiti sportivi. Noi pensiamo che dovrebbero essere autorizzati a farlo. Si tratta di atleti che gareggeranno per la Norvegia quando andranno alla Coppa del Mondo e che alla fine entreranno a far parte della squadra nazionale” ha spiegato Jarle Wermskog, direttore generale del Team Aker Dæhlie, all’emittente norvegese TV2.
Il palmares non è certo qualcosa che manchi a questi atleti: Skari e Heggen sono entrambi campioni mondiali juniores in carica di sci di fondo, mentre Moseby ha chiuso in quinta posizione il Tour de Ski. Mørk, così come Heggen, aveva già beneficiato di una borsa di studio lo scorso anno: senza questo beneficio, gli atleti potrebbero perdere tra le 85.000 e le 100.000 corone norvegesi (tra i 7000 e i 9000 Euro circa all’anno, ndr), oltre al follow-up sanitario, atletico e più in generale della formazione in ambito sportivo dell’organizzazione durante la preparazione.
Secondo il manager della squadra nazionale Per Elias Kalfoss, il settore dello sci di fondo della Federazione Norvegese di Sci (NSF), ha “sempre” operato sulla base del fatto che le borse di studio dell’Olympiatoppen fossero riservate ai corridori che fanno parte delle squadre federali, anche se per la prima volta queste non supportano più atleti che non siano parte dell’élite. Per questo motivo il Team Aker Dæhlie ritiene che gli atleti dovrebbero essere autorizzati a richiedere la borsa di studio, a sua volta la NFS nella figura di Kalfoss risponde ricordando la possibilità, offerta agli atleti, di essere parte delle squadre regionali.
Kalfoss però non può non tenere conto, come ha fatto già notare Moseby in più di un’occasione nelle scorse settimane, che le squadre regionali riversano sugli atleti e sui loro club di provenienza la responsabilità di coprire i costi della preparazione e della stagione, tra ritiri e trasferte di gara, vitto e alloggio inclusi. Se gli atleti avessero scelto una squadra “Elon” regionale, quindi, avrebbero potuto richiedere la borsa di studio, ma avrebbero dovuto sostenere maggiori spese.
“Abbiamo cercato di fornire buone informazioni sulla nostra offerta e su ciò che comporta. Negli anni a venire svilupperemo meglio l’offerta. Non siamo ancora arrivati a questo punto, e alcuni corridori hanno risposto che vorrebbero di più” afferma Kalfoss.
Critiche per l’operato federale arrivano da più partire, a partire dal professor Øyvind Sandbakk, direttore sportivo presso il Norges Toppidrettsgymnas. “Quando la stessa NSF riconosce di non avere attualmente un sistema ottimale dal punto di vista sportivo per i migliori atleti, è davvero sorprendente che li stia anche punendo rimuovendo il supporto dall’Olympiatoppen” ha affermato a TV2, lanciando anche un allarme sull’esodo di atleti dalla Federazione verso soluzione private “È preoccupante che così tanti atleti scelgano un’offerta esterna alla NSF. In ogni caso, ritengo sia fondamentale che la NSF fornisca le migliori strutture possibili a questi atleti, garantendo così la lealtà alla federazione e al modello di squadra nazionale, di cui si spera possano far parte in futuro.”
I quattro atleti del Team Aker Dæhlie Nordmarka sono stati invitati a un incontro con la Federazione norvegese di sci giovedì prossimo; per questo motivo, finché non ci sarà l’incontro, hanno preferito non commentare la questione ai media..