Petter Northug e i maggiori esperti di sci di fondo delle tv norvegesi sono fiduciosi che l’annuncio che Therese Johaug ha in programma per lunedì prossimo sia sulla continuazione della propria carriera fino alle Olimpiadi del 2026.
In Norvegia, molti ipotizzano che Johaug avesse inizialmente pianificato di chiudere il suo ritorno alle competizioni già al termine della 50km dei Campionati del mondo di Trondheim, come aveva detto fin dalla prima conferenza stampa, ma che i suoi programmi sono cambiati nel momento in cui ha dovuto concedere la vittoria a Frida Karlsson, accontentandosi del bronzo. Tutte gli esperti contattati dall’agenzia di stampa NTB concordano nell’affermare che difficilmente Theresina si accontenterà delle tre medaglie d’argento e di un bronzo conquistate tra il febbraio e il marzo scorso.
“I Campionati mondiali di sci non sono andati come previsto per lei, ed è stata battuta al traguardo dalle svedesi. Ciò significa che ha rinviato la decisione finale in merito a un’altra partecipazione alle Olimpiadi. Credo che andrà alle Olimpiadi in Italia. Sarei molto sorpreso se sia giunta alla conclusione opposta” ha detto Northug a NTB. Il 39enne è sicuro che Johaug sappia di poter essere ancora estremamente competitiva e che la sua ultima vittoria del Tour de Ski sulle piste Olimpiche possa essere il giusto incentivo verso la prosecuzione del suo impegno per un altro anno. “Le piste della Val di Fiemme le si addicono perfettamente. Ci sono tracciati che richiedono grandi capacità e salite ripide.” È probabile che anche nelle Olimpiadi italiane, però, si riproporrano i duelli Norvegia/Svezia a cui abbiamo assistito in quel di Trondheim: “Ci sarà Therese Johaug contro la Svezia e Kristine Stavås Skistad contro la Svezia.”
Della stessa opinione di Northug è anche Fredrik Aukland di NRK: “Non ha avuto successo ai Campionati Mondiali, e credo che sappia cosa serve per salire sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi. Anche le piste della Val di Fiemme le si addicono, e ha più possibilità di vincere lì che a Trondheim. Tutti questi fattori fanno pensare a una concentrazione sulle Olimpiadi. Sarei sorpreso se non fosse sulla linea di partenza delle Olimpiadi, e possiamo solo sperare in altri duelli tra Norvegia e Svezia”.
Torgeir Bjørn è dello stesso parere, ma fa notare che la decisione non è stata così semplice e immediata come si può pensare quando ci sono di mezzo delle medaglie olimpiche: “Ora o mai più. Se sente di avere delle questioni in sospeso, deve concentrarsi sulla prossima stagione. È il momento di farlo. Probabilmente vorrebbe avere due vite allo stesso tempo. Una vita in cui potersi dedicare completamente alle Olimpiadi e una in cui potersi concentrare sulla crescita di una famiglia. La maggior parte delle persone probabilmente è certa che lei punti alle Olimpiadi, ma credo sia stata una scelta sofferta. Probabilmente è stato impegnativo per lei, ma il fatto di aver perso l’oro a Trondheim le dà motivazione”.
Anche l’ex giornalista di NRK e TV 2 e attuale commentatore di Nettavisen Ernst A. Lersveen ritiene che Johaug abbia trovato la motivazione necessaria per continuare e che la risposta di lunedì sarà affermativa. “Continua perché vuole essere la prima a vincere una gara femminile di 50km alle Olimpiadi e perché non ha vinto nulla ai Campionati mondiali di sci di Trondheim. Therese ha la passione di vincere, fare la storia e rompere le barriere. Voleva vincere di più e conquistare il maggior numero di vittorie possibile”. Un altro fattore, secondo Lersveen non è da sottovalutare, e riguarda la sua personale storia a cinque cerchi, senza dimenticare che la prossima Olimpiade sarà la prima in Europa dopo 3 edizioni lontane dalla culla dello sci nordico. “Therese ha perso le Olimpiadi in Corea del Sud, e le Olimpiadi di quattro anni prima non sono state un granché. Poi le Olimpiadi di Pechino sono diventate una grande forza trainante, e le Olimpiadi in Italia potrebbero essere lo stesso per lei. Per il 99% degli atleti, un Campionato del Mondo come quello di Trondheim avrebbe portato lacrime di gioia, ma per Therese è stato un pugno allo stomaco. Ora sa che è necessaria la dedizione. È su questo punto che probabilmente ha sbagliato a valutare l’ultima volta”.