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Biathlon – I benefici bella bici per la preparazione, Giacomel: “Importante anche per le articolazioni”

Fonte foto: profilo Instagram Tommaso Giacomel

L’avvicinarsi del caldo estivo e le necessità legate alla preparazione spingono molti degli atleti della Coppa del Mondo a sfruttare i terreni e le discipline più varie per rimettersi in moto e iniziare ad accumulare importanti ore di allenamento. Tra i vari impegni, grande spazio viene riservato alla bicicletta, fedele compagna di molti atleti della neve durante le stagioni più calde. Lo sa bene Tommaso Giacomel, stella della squadra azzurra, che nelle scorse ore ha parlato ai microfoni dell’IBU proprio in merito all’efficacia della bici negli allenamenti estivi approfittando del “World Bicycle Day”, in scena ieri (3 giugno).

“Il blocco di allenamento in bicicletta è importante – testimonia Giacomel , perché si può fare un grande volume di preparazione senza che sia pesante per il corpo e le articolazioni, come invece sarebbe la corsa… E un giro in bicicletta di 6 ore è una storia completamente diversa rispetto a una corsa di 6 ore!”. E infatti, compatibilmente con il programma atletico, l’azzurro non si nega frequenti uscite in bici. Circostanza che gli permette, da appassionato della disciplina, di esplorare i terreni più vari che nelle sue zone di certo non mancano: “Mi piace la pianura e le vicine colline del Prosecco – aggiunge – vicino a Valdobbiadene… Amando il ciclismo, mi piace anche la mountain bike, soprattutto qui in Val di Primiero, che è il paradiso della mountain bike”.

Come Giacomel, sono molti gli atleti che apprezzano particolarmente gli allenamenti in sella. La stessa Anna Gandler, biatlete austriaca emergente, è stata nei giorni scorsi ospite al Giro d’Italia, la regina delle corse ciclistiche su terreno italiano. “Il Giro è stata un’esperienza incredibile – racconta Gandler all’IBU -. Osservare gli atleti da vicino mi ha fatto capire quanto siano impressionanti le loro prestazioni. Sono così veloci che a volte è difficile stargli dietro anche in macchina! Inoltre, hanno corso per tre ore sotto la pioggia battente senza rallentare: questo tipo di forza mentale e fisica è qualcosa che ammiro davvero e che porterò con me”. E infatti, anche l’austriaca concorda con Giacomel sui benefici della bici all’interno della preparazione: “È possibile allenarsi per diverse ore senza subire lo stesso carico fisico della corsa o dello skiroll. Io dico sempre: quattro ore in bicicletta equivalgono a circa due ore di corsa… ma molto è molto più facile per le articolazioni e per la mente”.

Spazio poi anche alle opinioni della svizzera Aita Gasparin, reduce dalla sua prima vittoria in Coppa del Mondo nella scorsa stagione (nella single mixed di Pokljuka), la quale si accoda al giudizio dei colleghi: “In bicicletta mi sento molto libero! Ci si muove velocemente e si fanno molti chilometri, sfruttando l’energia del proprio corpo. In posti nuovi, si vedono strade e panorami mai visti e si esplora una regione, il che è molto soddisfacente”. L’elvetica lo ha potuto vivere sulla propria pelle in particolare proprio nelle scorse settimane, quando in compagnia dell’austriaca Lisa Hauser si è lanciata in un’avventura sui pedali per le strade dell’isola di Maiorca: “Mi ha stupito il numero di ciclisti che c’erano… Arrivare in una piccola città in mezzo al nulla, incontrare decine di ciclisti in piazza per una sosta caffè dà un grande senso di comunità”.

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