Victoria Carl è stata trovata positiva a un controllo antidoping in occasione dei recenti CISM a Goms dello scorso aprile. La notizie è stata data oggi dalla Federazione Tedesca, attraverso un comunicato apparso sui social.
L’esame ha rivelato la presenza di clenbuterolo, una sostanza proibita dalle normative WADA. La sostanza era un ingrediente di uno sciroppo per la tosse prescritto e somministrato a Victoria Carl da un medico dell’esercito tedesco il 26 marzo dopo la sua ultima gara ai Giochi Mondiali Militari Invernali CISM.
“Durante un controllo di routine – è scritto – la nostra atleta Victoria Carl è stata trovata positiva a una sostanza proibita, contenuta in uno sciroppo per la tosse che le era stato somministrato su consiglio medico dopo la sua ultima gara della stagione. Victoria ha dichiarato apertamente il suo uso e si è sempre comportata correttamente. La prescrizione è stata emessa da un medico dell’Esercito Tedesco durante i Giochi invernali del CISM; purtroppo, si è verificato un errore di somministrazione.
L’Agenzia Nazionale Antidoping Tedesca (NADA) ha avviato un procedimento. Ci auguriamo che le circostanze siano comprese e valutate equamente. Victoria ha sempre sostenuto l’equità e lo sport pulito per tutta la sua carriera, ed è esattamente ciò che sta facendo ora: aperta, trasparente e onesta. La sosteniamo fermamente”.
La Federazione Tedesca ha poi cercato di chiarire cosa accaduto, difendendo l’atleta: “Il farmaco Spasmo Mucosolvan è stato assunto per curare una bronchite spastica acuta. Victoria Carl ha dichiarato in modo completo e proattivo la sua terapia durante il test antidoping. Dal punto di vista della Federazione Sciistica Tedesca (DSV), si tratta di un episodio isolato e sfortunato, causato da una combinazione infelice di circostanze organizzative e mediche, e non da alcuna intenzione di inganno da parte dell’atleta”.
In una dichiarazione iniziale, il Servizio Medico della Bundeswehr ha spiegato i processi che hanno portato all’incidente: “Invece dello sciroppo per la tosse Mucosolvan (Ambroxolo) originariamente ordinato, la farmacia della Bundeswehr ha erroneamente consegnato il farmaco combinato Spasmo Mucosolvan (Ambroxolo + Clenbuterolo). La valigetta dei farmaci è stata confezionata da personale non qualificato. Al momento della malattia acuta, non erano disponibili farmaci alternativi presso la struttura ricettiva di Andermatt. Il medico militare curante ha somministrato il farmaco in tempi estremamente stretti, ma non ha indicato l’ingrediente rilevante per il doping né ha presentato una richiesta d’urgenza per un’esenzione terapeutica”.
“La prescrizione del medico era comprensibile dal punto di vista medico, ma presentava difetti – ha dichiarato il responsabile medico delle competizioni CISM – l’atleta non è in alcun modo responsabile. Ha agito affidandosi a cure mediche specialistiche e competenti nell’ambito di una competizione militare ufficiale, che senza dubbio è sempre stata garantita. Inoltre, la percezione dell’atleta è apparsa leggermente compromessa dalla mancanza di sonno e dal completo esaurimento fisico, il che potrebbe aver ulteriormente limitato il suo dovere di diligenza. Esprimeremo e sosterremo chiaramente questo nel corso del prossimo procedimento. Ci rammarichiamo espressamente per la situazione che si è venuta a creare e speriamo che la nostra dichiarazione alla NADA possa contribuire a risolvere questa difficile situazione per l’atleta”.
La stessa atleta spiega: «Ero malata, avevo forti attacchi di tosse e ho assunto il farmaco su consiglio medico. Ho rivelato tutto, non sapevo che contenesse una sostanza proibita. Spero vivamente che le circostanze vengano comprese e valutate equamente».
Come di consueto in questi casi, l’Agenzia Nazionale Antidoping (NADA) ha avviato un procedimento. La Federazione Sportiva Tedesca (DSV) e le Forze Armate Tedesche (Bundeswehr) sottolineano congiuntamente di auspicare un’assoluzione totale nell’interesse dell’atleta innocente, anche perché anche una sospensione di breve durata equivarrebbe di fatto a un divieto di partecipare ai Giochi Olimpici del 2026 e quindi potenzialmente a porre fine alla sua carriera.