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Biathlon

Biathlon – Julia Tannheimer: talento sì, ma con i piedi per terra

Julia Tannheimer ha solo vent’anni e pratica biathlon da quando ne aveva dieci, eppure in un tempo relativamente breve è diventata una delle promesse più luminose della scena internazionale: a livello giovanile e juniores ha raccolto cinque medaglie d’oro nelle competizioni iridate, e lo scorso inverno è entrata stabilmente a far parte della squadra tedesca di Coppa del Mondo.

Nel suo palmares di Coppa del Mondo ha già annoverato due vittorie, mentre nelle gare individuali è riuscita a piazzarsi tre volte nella Top 10. In occasione dei Campionati tedeschi ad Arber, Chiemgau24.de l’ha incontrata per ripercorrere lei la stagione passata e fare il punto sugli obiettivi in vista delle Olimpiadi.

Dal punto di vista della salute sto benissimo e sono riuscita a seguire il programma come previsto” ha spiegato, parlando della sua preparazione “Il tiro è sempre un aspetto fondamentale, ma quest’anno ho puntato molto sulla tecnica sugli sci. Nel pattinaggio gli allenatori hanno individuato diversi punti in cui posso ancora migliorare. Sto facendo buoni progressi, e anche il feedback dei coach lo conferma.”

Nonostante la giovane età, la biathleta di Ulm ha dimostrato di essere già molto esperta, eppure assicura che il suo potenziale non è stato ancora pienamente espresso: “Sulla carta i miei tempi sugli sci sembrano buoni, ma nei test di resistenza durante la corsa a piedi ottengo valori migliori rispetto a quelli sugli sci. Questo significa che non riesco ancora a trasferire forza e tecnica sugli sci come potrei. Anche nella gestione della gara all’interno del giro ho ancora margini di crescita.”

Il prossimo inverno, grazie ai risultati ottenuti nella passata stagione, ha già il biglietto assicurato per il viaggio verso Östersund, dove il biathlon inaugurerà la prossima stagione di Coppa del Mondo, ma per Tannheimer non fa differenza: “Il posto vale soltanto per l’inizio stagione a Östersund, e non posso certo adagiarmi su questo. Non ci penso troppo: voglio dimostrare a me stessa e agli allenatori che la loro decisione è stata giusta. L’anno scorso ero già certa del posto per l’IBU Cup e ho affrontato la stagione con lo stesso atteggiamento – e ha funzionato. Farò così anche quest’anno.”

Guardando indietro alla passata stagione, per la ventenne la difficoltà maggiore è stata una stagione intera nel massimo circuito, non solo da punto di vista fisico, piuttosto che interfacciarsi con un l’élite dentro e fuori le piste.

“È stato un periodo molto intenso, come non avevo mai vissuto. Negli anni precedenti andavo ancora a scuola e non avevo mai fatto un’intera stagione. L’inverno scorso è stato molto impegnativo e l’ho sentito soprattutto a fine marzo: non ero stanca solo fisicamente” spiega, ponendo l’accento soprattutto sui continui spostamenti “Viaggiare continuamente richiede abitudine. In Coppa del Mondo si è sempre in movimento. E quando avevo finalmente una settimana libera, andavo dalla mia famiglia a Ulm, dal mio fidanzato in Algovia e poi ancora a casa mia a Friburgo. È stato stancante, ma fa parte della vita da professionista. In futuro voglio trovare un equilibrio migliore – oppure mi abituerò.”

Visto il modo in cui ha bruciato le tappe finora nella sua carriera, non si può credere che da parte sua non ci sia stato un pensiero verso i Giochi Olimpici; tuttavia Tannheimer frena: “Ovviamente le Olimpiadi sono un sogno d’infanzia che voglio realizzare. Ma sono ancora lontane. Voglio concentrarmi prima sugli obiettivi a breve termine: se riuscirò a raggiungerli e i risultati arriveranno, la qualificazione olimpica sarà una conseguenza naturale.”

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