Pochi mesi mancano ormai alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e la lotta si fa serrata all’interno delle squadre per accaparrarsi gli ambiti biglietti verso le venue di gara. Per quelli della Val di Fiemme, dove si svolgeranno le gare di sci di fondo, la competizione è ancora più infuocata a causa di alcuni cambiamenti decisi dalla FIS nei mesi scorsi, che hanno al momento ridotto le quote a disposizione delle migliori squadre.
In occasioni delle Olimpiadi di Pechino, le migliori Nazioni – Norvegia e Svezia – potevano contare sia al maschile che al femminile di 8 posti, per un totale di 16 atleti. Non è così al momento per i prossimi Giochi: se al femminile le quote sono invariate, al maschile gli scandinavi devono per ora accontentarsi di 7 posti.
Questo perché, come riportato settimane fa dal giornale norvegese VG, diverse nazioni più piccole hanno richiesto una proroga per ottenere la qualificazione per le Olimpiadi e la FIS, nel suo intento di coinvolgere un numero maggiore di nazioni possibile alle Olimpiadi, ha fissato a gennaio la data ultima per acquisire il punteggio FIS richiesto (300 punti o meno). Di conseguenza, sui 148 gli sciatori maschili ammessi a prendere parte alle Olimpiadi, sono stati attualmente distribuiti 138 “pass” tra le nazioni mentre 10 sono ancora in palio per gli atleti delle Nazioni più piccole.
La distribuzione completa dei posti per lo sci di fondo alle Olimpiadi del 2026 è disponibile qui.
Nel caso della mancata qualificazione, però, i posti verranno distribuiti in base alla classifica per Nazioni della scorsa stagione, in cui la Norvegia è al primo posto e la Svezia al secondo.
Per sapere se si potrà beneficiare di un posto in più, le squadre dovranno però attendere a lungo. “C’è tempo per accumulare punti FIS fino al 18 gennaio” ha spiegato Thomas Engdahl, direttore sportivo del Comitato Olimpico Svedese, ad Expressen. A confermarlo, anche il documento FIS per la qualificazione alle Olimpiadi, che segnala come i posti rimanenti saranno assegnati solo a partire dal 22 gennaio, a poco più di due settimane dall’inizio delle Olimpiadi che partiranno il 6 febbraio.
Una scelta non apprezzata dal DT della nazionale svedese, Anders Byström, che ritiene la situazione tutt’altro che ottimale. “È una situazione complicata. E non è ancora chiaro come andrà a finire. È abbastanza fastidioso. Preferiremmo sapere qual è la nostra situazione quando inizieranno le competizioni a dicembre. Vogliamo fare il più possibile e il prima possibile. Ma… se dobbiamo aspettare, dobbiamo farlo e basta. “
Il capo della nazionale di sci di fondo norvegese, Per Elias Kalfoss, conferma lo stupore, anche da parte degli atleti: “Anche loro sono rimasti sorpresi. Non è una cosa a cui siamo abituati. È una novità, ma siamo fiduciosi che otterremo l’ottavo posto finale. Ma non possiamo darlo per scontato. Dobbiamo aspettare.”
Inoltre, con questione russa ancora in sospeso fino al 21 ottobre, bisognerà capire quale quota – eventualmente – sarà appannaggio degli atleti AIN.


