Sci di fondo | 09 dicembre 2017, 17:32

Pellegrino dopo il podio di Davos: "Ho corso per vincere, ma Klaebo è il fondista più forte di questa era"

L'azzurro ha chiuso al secondo posto alle spalle del norvegese: "Ho giocato tutte le mie carte e sono soddisfatto per quanto ho fatto; Klaebo può diventare il miglior fondista di tutti i tempi"

Federico Pellegrino (Pentaphoto)

Federico Pellegrino (Pentaphoto)

È sceso in pista per vincere, ha combattuto, ha gareggiato bene dando tutto fino all'ultimo, ma è stato costretto, alla fine, ad accontentarsi del secondo posto, alle spalle di un Klaebo a dir poco fenomenale. Federico Pellegrino è consapevole di essere stato protagonista di una buona gara.

«Ho corso per vincere - ha affermato il campione del mondo di Lahti attraverso il comunicato di Ekipe Sport Service - ma, durante la gara, mi sono reso conto che sarebbe stato molto difficile vincere. Ho cercato di giocare le mie carte sin dalla scelta del quarto di finale, per puntare dritto alla terza vittoria su quella che sento essere la mia pista. Ho dovuto accettare la sconfitta da quello che è il fondista più forte di questa era e che potrebbe diventarlo anche di tutti i tempi. Sul podio, oggi, sono il vecchietto del gruppo, perché sia Klaebo sia il russo Bolshunov hanno sei anni meno di me e nelle sprint è un dato che significa molto. Però sono riuscito a resistere, cercando di sfruttare la carta dell'esperienza per riuscire ad esprimermi sempre al meglio».

Un secondo posto comunque positivo per Pellegrino, autore di un ottimo inizio di stagione: «Sono orgoglioso di essere riuscito ad essere stato così competitivo a Davos - ha sottolineato l'azzurro - perché non volevo sfigurare davanti al mio Fan Club, che è venuto qui in massa per sostenermi. Tutti abbiamo fatto il nostro lavoro al meglio: gli skiman mi hanno fornito materiali super, le condizioni metereologiche sono state dalla mia parte, perché amo il sole che è venuto fuori con il passare delle ore, e io ho fatto il mio. Sono molto fiducioso per il resto della stagione: in queste prime tre sprint sono riuscito ad offrire delle ottime prestazioni, che mi fanno capire di aver fatto il lavoro giusto in estate anche quest'anno. Ora so di poter guardare ai Giochi Olimpici di PyeongChang partendo da un'ottima base».

G.C.

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