Sci alpinismo | 09 aprile 2018, 08:14

Sci Alpinismo, Michele Boscacci: "Sono felice di essermi riconfermato"

Il campione del mondo a Fondoitalia: "È un periodo bellissimo nel quale oltre alla classifica generale della Coppa del Mondo, ho vinto anche due classiche de La Grande Course"

Foto di ISMF

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Ha vinto per la seconda volta in carriera la Coppa del Mondo di sci alpinismo, conquistando un primo e un secondo posto nelle due gare disputate nel weekend a Madonna di Campiglio, che gli hanno permesso di mettere la ciliegina sulla torta di un mese vincente con i successi ottenuti nel Pierra Menta e Tour du Rutor.

Per Michele Boscacci è un periodo d’oro: «Non potevo chiedere di più – ha affermato il campione del mondo di sci alpinismo a Fondoitaliasono riuscito a confermarmi a due anni di distanza dalla vittoria del 2016 e risollevandomi dopo un 2017 sottotono. Sono felice proprio per questo, essere riuscito a riconfermarmi, aver dimostrato che il mio valore è quello di due anni fa attraverso questa bellissima vittoria ottenuta sul campo».

Con grande onestà, però, l’atleta del Centro Sportivo Esercito ha ammesso di essere dispiaciuto per il fatto che la sua vittoria sia arrivata alla penultima gara quando il suo unico rivale per la vittoria finale, Robert Antonioli, è stato squalificato: «Va ricordato che Robert ha avuto un problema nella sprint, venendo penalizzato a causa dei materiali. Mi è dispiaciuto perché avrebbe meritato di giocarsela fino alla fine visto che tra noi c’erano pochi punti. Nell’individual di domenica ha dimostrato di andare veramente forte. In salita riuscivo a fare qualcosa in più io, ma al cambio e in diescesa era nettamente superiore».

Boscacci si gode ora questo bellissimo periodo: «Non ho più parole, è stato un mese duro e bellissimo. In coppia con Robert (Antonioli, ndr) abbiamo vinto la Pierra Menta anche se con un po’ di fortuna a causa dell’infortunio di Killian Jornet Burgada, quindi ho vinto con Magnini il Tour du Rutor e infine è arrivata la overall di Coppa del Mondo, un successo quest’ultimo che mi pone come l’atleta più completo e continuo della stagione».  

Una vittoria che per il lombardo ha un’importanza maggiore rispetto a quella di due anni fa: «Nel 2016 era stato più facile vincere – ha ammesso Boscacciperché nella classifica generale erano comprese anche le gare de La Grande Course, che però si disputano in squadra con altri atleti e avevo sempre avuto compagni di altissimo livello. Diciamo che a quella vittoria sono legato soprattutto perché è stata la mia prima Coppa del Mondo ma questa ha un valore più alto, in quanto è più veritiera, me la sono conquistata da solo senza giochi di squadra. Quando si corre da soli se si sbaglia o si vince è colpa o merito soltanto tuo».

La stagione però non è finita, perché Boscacci ha già puntato la prossima vittoria: «Tra due settimane si chiuderà il circuito de La Grande Course nel quale sono al comando. Parteciperò al Patrouille des Glaciers in squadra con Antonioli ed Eydallin. Quest’ultimo è anche il secondo nella classifica generale, quindi non potrà superarmi (ride, ndr). Insomma mi basterà solo gareggiare per portarmi a casa un circuito a cui tengo in modo particolare perché comprensivo di tutte gare storiche dello sci alpinismo, che mio papà ha già vinto in passato. È stata proprio una stagione fantastica, dove mi è mancata soltanto la vittoria agli Europei ma è stato bello anche arrivare secondo alle spalle di Antonioli. Ho vinto due grandi classiche su tre e sono passato al comando della classifica de La Grande Course. Aggiungo, poi, che vincere questo circuito ha un significato particolare anche perché è biennale e comprende quindi anche i risultati delle classiche della passata stagione».

Infine Boscacci ha voluto anche fare alcuni ringraziamenti: «Dedico questa mia splendida annata alla mia famiglia perché mi ha sempre sostenuto da quando ho iniziato a praticare questo sport. Con essa ringrazio i miei sponsor che mi aiutano tantissimo e il Centro Sportivo Esercito, senza il quale molti di noi non potrebbero praticare questo sport a tempo pieno»

G.C.

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