Sci di fondo | 03 gennaio 2020, 13:55

Fondo - Clamoroso in Val di Fiemme: Johaug giù dal podio, vince Jacobsen su Andersson e la sorpresa Hennig

I materiali hanno vistosamente penalizzato Johaug, che non è andata oltre il quarto posto; Østberg perde la gara rompendo il bastone, vince Jacobsen; bene Comarella, è 22ª

Fondo - Clamoroso in Val di Fiemme: Johaug giù dal podio, vince Jacobsen su Andersson e la sorpresa Hennig

Il weekend in Val di Fiemme si è aperto con una mass start di 10km in classico che era già di per sé storica, essendo la centesima gara nella storia del Tour de Ski, ma lo è stata ancor di più dopo il clamoroso risultato finale. Therese Johaug, penalizzata da materiali vistosamente non all’altezza, ha concluso infatti soltanto al quarto posto, scendendo dal podio in una distance per la prima volta da quando è tornata dalla squalifica. La sua serie di podi consecutivi, in gare di primo livello, si ferma così a 26. La norvegese, anche caduta nel corso del primo giro, fin dall’inizio è stata costretta a spingere mentre le altre erano in posizione a uovo, mentre in salita ha dovuto spesso mettersi fuori dai binari per trovare grip.

Ad approfittarne è stata una magnifica Jacobsen, che dopo aver già preso i 15” di bonus al traguardo volante del sesto chilometro, è andata a vincere la gara in volata su una Ebba Andersson in gran forma e la tedesca Hennig, grande sorpresa di giornata, bravissima insieme al suo team, che le ha messo a disposizione dei fantastici sci. Quinta colei che sembrava destinata a vincere, Ingvild Flugstad Østberg, penalizzata però da una caduta e la conseguente rottura del bastoncino quando stava andando all'attacco sull’ultima salita. In difficoltà Nepryaeva, solo sesta, così come Heidi Weng, ottava.

Per l’Italia buon 22° posto di Anna Comarella, capace di mettersi ancora in luce con una gara generosa. Più indietro le altre azzurre, con Lucia Scardoni penalizzata da una caduta avvenuta poco dopo il via e Brocard che ha provato a combattere per andare a punti, calando poi nel finale.

CRONACA
Come da copione Johaug si mette subito in testa al via del primo durissimo giro da 2,5km. Ritmi immediatamente elevati quelli imposti dalla norvegese per sfiancare le avversarie, in particolare sembra subito in difficoltà Diggins, mentre Andersson appare intenzionata a marcarla molto da vicino, grazie anche a degli ottimi sci. Johaug si complica la vita cadendo in discesa e perdendo diverse posizioni, così è costretta a fare un ulteriore sforzo per recuperare. La svedese si mette in testa, mentre Johaug rientra subito in gruppo. Nelle posizioni di vertice si pone Hennig, grazie anche all’ottimo lavoro dei tecnici tedeschi, oltre alla buonissima condizione già palesata nei giorni scorsi. In sette chiudono il primo giro davanti, sono Andersson, Østberg, Johaug, Nepryaeva, Hennig, Heidi Weng e Jacobsen. L’Italia viaggia nel gruppo dalla 21ª alla 28ª posizione con Anna Comarella, mentre Brocard marca da vicino la zona punti e Scardoni è già fuori dai giochi a causa di una caduta iniziale.

L’impressione è che Johaug non abbia i materiali migliori, dal momento che nei tratti di piano e in discesa Andersson, insieme a Hennig e Nepryaeva, riescono ad andare a una velocità nettamente superiore rispetto alla norvegese, costretta a spingere molto di più. In testa si rallenta, così si forma nuovamente un gruppone di quindici atlete. Alla fine del secondo giro si staccano in otto, le stesse sette del giro precedenti, più Bjørnsen. Comarella è nel gruppo dalla 20ª alla 25ª piazza, Brocard non distante dalla 30ª.

In salita Jacobsen dà un’accelerata, Andersson la segue da vicino con Hennig, mentre perdono qualcosa Østberg, Weng e Johaug, costretta a passare fuori dai binari, mentre Nepryaeva si stacca con Bjornsen. In questa maniera la norvegese si prende 15” di bonus al traguardo dei 6km davanti a Anderson e Hennig, mentre Johaug perde qualcosina. In difficoltà Diggins, che scende in 15ª posizione, anche lei con materiali non all'altezza.

Davanti restano in sei, a chiudere il gruppo è sorprendentemente proprio Johaug. All’inizio dell’ultimo giro, però, con generosità la leader della generale risale in terza piazza alle spalle di Østberg e Andersson, ma Jacobsen, una splendida Hennig e Heidi Weng sono lì. Comarella è 23ª, mentre Brocard perde terreno dalla 30ª piazza. Johaug soffre per restare con le altre, sono vistose le difficoltà dei materiali, per una volta non preparati al meglio dagli skiman norvegesi. Intanto si stacca Heidi Weng, così in testa rimangono in cinque, tra le quali una fantastica Hennig.

Il finale è emozionante. Hennig prende la prima posizione, Østberg va all’attacco in salita ma cade e rompe il bastone, mettendosi fuori dai giochi, Johaug non riesce a tenere le code delle avversarie, si pianta in salita e deve uscire dai binari per trovare grip. In tre scollinano in testa, sono Hennig, Andersson e Jacobsen, che vanno così a giocarsi il successo. Sul rettilineo finale è la norvegese a imporsi con una grande volata, che gli permette di battere la svedese e una felicissima Hennig, che porta la Germania sul podio. Solo quarta Johaug, che scende dal podio per la prima volta in una distance dal suo ritorno alle gare. Alle spalle delle prime cinque, Nepryaeva limita i danni chiudendo al sesto posto a 15”5 dalla vetta, mentre Heidi Weng nel finale viene scavalcata anche da Bjornsen che salva l’onore degli USA con il settimo posto. A chiudere la top ten Sundling e Tiril Udnes Weng, due atlete che si confermano in crescita in ogni format. Solo 17ª Diggins, che ha chiuso davanti a Lampic.
Buon piazzamento per Anna Comarella, che chiude 22ª a 1’14” dalla vetta. Più indietro Scardoni e Brocard, che ha perso tanto nell’ultimo giro.

CLASSIFICA FINALE TOP 10
1ª A. Jacobsen (NOR) 29’07.9
2ª E. Andersson (SWE) +0.4
3ª K. Hennig (GER) +1.0
4ª T. Johaug (NOR) +6.2
5ª I. Østberg (NOR) +6.8
6ª N. Nepryaeva (RUS) +15.5
7ª S. Maubet Bjornsen (USA) +17.2
8ª H. Weng (NOR) +19.0
9ª J. Sundling (SWE) +25.0
10ª T.U. Weng (NOR) +26.6
Le italiane
22ª A. Comarella +1’14.7
36ª L. Scardoni +2’28.4
40ª E. Brocard +2’36.6

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Giorgio Capodaglio

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