Sci di fondo | 27 ottobre 2019, 15:51

Fondo - Moa Lundgren, tante vittorie giovanili ma trovare posto nella Squadra A svedese è difficile

La svedese ha vinto un oro alle Olimpiadi Giovanili e due ori ai Mondiali Juniores e Under 23: "Mi dispiace ma so che devo ancora crescere; ho bisogno di imparare a cambiare ritmo nel finale"

La gioia di Lundgren dopo il successo di Goms

La gioia di Lundgren dopo il successo di Goms

Non sono tante le fondiste che hanno vinto quanto lei nelle sprint a livello giovanile: un oro alle Olimpiadi Giovanili di Lillehammer nel 2016 nella gara cross, oro ai Mondiali Juniores di Goms nel 2018 e ancora oro ai Mondiali Under 23 di Lahti lo scorso anno. Risultati che sicuramente le permetterebbero di avere il posto assicurato nelle sprint di Coppa del Mondo in quasi tutte le nazionali, ma non nella Svezia.

Moa Lundgren ha vinto tanto a livello giovanile, ma fin qui ha faticato a trovare spazio in Coppa del Mondo, dove comunque, nonostante la giovane età ha già due top ten, ottenute lo scorso anno a Ruka, quando giunse ottava, e Falun, dove arrivò invece settima.

Impossibile per lei entrare a far parte della Squadra A, composta da atlete top class come Stina Nilsson, Charlotte Kalla, Frida Karlsson, Ebba Andersson, Maja Dahlqvist e Jonna Sundling. Moa Lundgren, quindi, è una delle esponenti del Team Svenska Spel, la squadra giovanile subito al di sotto della A. La giovane svedese però non si fa troppi problemi: «Probabilmente se me lo aveste chiesto a maggio – ha affermato Lundgren all’Expressen – avrei provato un po’ di amarezza per questo. Ora però non ritengo positivo il fatto mi sia fata l’opportunità di far parte di questa squadra, perché ho bisogno ancora di crescere. Se in Norvegia farei parte della Squadra A? È un po’ strano pensarci, ma in ogni caso ho battuto più volte alcune loro nazionali nel passato inverno».

L’estate è stata positiva per la giovane svedese, che si è imposta in diverse gare di atletica, riuscendo a mostrare un’ottima resistenza. Lundgren spera di riportare quanto fatto di buono con le scarpette d’atletica anche sugli sci: «Per ora sono sempre riuscita a reggere allo stesso ritmo in tutte le batterie delle sprint. Solo che in Coppa del Mondo in finale cambia il ritmo, si va più veloci, e questo a me ancora manca. Quindi ora spero di riuscire a dare il mio meglio nel finale andando in crescendo. Ma voglio anche migliorare sulle distanze più lunghe, come le 10 chilometri. So che posso andare molto veloce per tre o quattro minuti ma devo iniziare a farlo per venti. Ci sono riuscita nella corsa, quindi non dovrebbe essere impossibile trasferirlo sugli sci»

G.C.

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