Sci di fondo | 12 giugno 2020, 17:24

Johaug attaccata in Svezia dagli organizzatori del Bauhaus Galan di Stoccolma: "Da noi non è benvenuta"

Jan Kowalski a SVT: "Siamo generalmente contrari a far gareggiare coloro che sono stati squalificati per l’uso di steroidi anabolizzanti. Pensiamo facciano una cattiva pubblicità al nostro sport"

Johaug attaccata in Svezia dagli organizzatori del Bauhaus Galan di Stoccolma: "Da noi non è benvenuta"

Non c’è modo di sfuggire al proprio destino o forse in questo caso sarebbe meglio dire passato. Può anche vincere gare, ori mondiali o globi di cristallo nel fondo, compiere imprese nell’atletica leggera, ma ci sarà sempre chi le ricorderà la squalifica per essere risultata positiva a un controllo antidoping. Anche il giorno successivo alla sua grande prestazione nei 10.000 di atletica leggera ad Oslo, Johaug ha subito le accuse di chi ricorda il suo passato e quella positività a un anabolizzante, assunto involontariamente (così è stato riconosciuto dai giudici, ndr).

Le accuse sono piovute dalla Svezia, in particolare dall’organizzatore del Bauhaus Galan di Stoccolma, che si disputerà in Svezia il prossimo 23 agosto e nel quale non è comunque in programma alcuna prova sui 10.000 metri. «Non possiamo giudicare ciò che fanno i norvegesi – ha affermato Jan Kowalski, responsabile del meeting svedese della Diamond League, a SVT – ma siamo generalmente contrari a far gareggiare coloro che sono stati squalificati per l’uso di steroidi anabolizzanti. Pensiamo facciano una cattiva pubblicità al nostro sport. Non possiamo decidere per gli altri organizzatori, non conosciamo il motivo per cui (gli organizzatori di Oslo, ndr) hanno deciso di portarla. Era più una festa norvegese che una vera competizione».

Insomma Johaug non sarebbe la benvenuta nel meeting svedese? Così sembrerebbe. «È libera di competere e ha scontato la sua pena – ha affermato Kowalski – ma come organizzatore puoi scegliere l’immagine che vuoi dare al tuo concorso. Se non sarà mai invitata? Non possiamo mai dire mai, ma certamente coloro che sono stati squalificati per steroidi anabolizzanti non sono la priorità quando si tratta di competere al nostro gala».

Dalla Norvegia ha risposto Steinar Hoen, organizzatore degli Bislett Games: «Se nella società hai fatto qualcosa di sbagliato, puoi tornare al lavoro quando hai scontato la tua punizione. Secondo me non c’è alcun problema nell’aver invitato Therese Johaug. Mi assumo io questa responsabilità».

Anche Frida Karlsson ha preso le parti della collega: «Ha la possibilità di gareggiare nello sci di fondo, quindi credo sia giusto lo faccia anche nella corsa. Dopotutto Therese ha scontato la sua pena – ha affermato all’Expressen – è stata squalificata due anni, non per tutta la vita».

G.C.

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