Sci di fondo | 02 gennaio 2021, 18:15

Fondo - Harakiri russo al Tour de Ski: Chervotkin prima squalificato, poi riammesso con 3 minuti di penalità

Il venticinquenne russo si è scontrato con il connazionale Belov in discesa; Cramer arrabbiato con i due: "Anziché discutere in pista, potevano farlo dopo la gara"; Svensson: "Sopreso fossero lì a discutere, prima viene la classifica"

Fondo - Harakiri russo al Tour de Ski: Chervotkin prima squalificato, poi riammesso con 3 minuti di penalità

Il suicidio russo all’ultima curva della mass start odierna è costato molto caro ad Alexey Chervotkin, ritenuto colpevole del contatto che ha portato alla caduta di Belov e ha penalizzato anche Yakimushkin, costretto a passare fuori dal tracciato, ma comunque bravo ad arrivare terzo.

Dopo aver ragionato a lungo sull’accaduto e visto più volte le immagini, facendo tardare l’uscita delle classifiche, i giudici hanno inizialmente deciso di squalificare il venticinquenne russo, eliminandolo in questo modo dal Tour de Ski. Successivamente, però, hanno deciso di mitigare la punizione, affinché Chervotkin possa proseguire la competizione, dandogli tre minuti di penalità. In ogni caso le sue possibilità di chiudere il Tour de Ski in top ten finiscono qui.

Tante polemiche in Russia su quanto accaduto. L’allenatore Markus Cramer si è arrabbiato con i suoi atleti, soprattutto per la lite in mezzo alla pista: «La cosa peggiore è che non hanno continuato. Prima dovevano concludere la gara, poi discutere ed imprecare, ma entrambi sono rimasti lì a discutere della caduta». L’allenatore dei russi ha poi aggiunto: «Chervotkin ha ammesso di aver commesso un errore, ma che poteva accadere a quella velocità. Belov è molto arrabbiato e sta aspettando delle scuse. Se le ottiene, allora tutto torna in ordine. Chervotkin sa di essere il colpevole, spero si scuserà».

Lo svedese Svensson era dietro ai russi in occasione dell’accaduto: «Non ho visto cosa è successo, ma sono rimasti lì a discutere all’angolo quando sono passato. Ero molto sorpreso, sono rimasti lì a litigare, ma la cosa più importante è la classifica generale, quindi non capisco cosa stessero facendo lì».

G.C.

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