Sci di fondo | 31 luglio 2022, 15:31

Sci di Fondo - Nonostante le tante difficoltà Østberg non molla

Foto di Flavio Becchis

Foto di Flavio Becchis

Dalla vittoria della Coppa del Mondo nella stagione 2018/19, le cose sono andate in maniera piuttosto negativa per Ingvild Flugstaf Østberg. La campionessa norvegese, infatti, è stata fermata dai medici alla vigilia della stagione 2019/20 e da quel momento in poi, ha praticamente vissuto un autentico calvario, sempre alla rincorsa della salute.

La scorsa primavera, la trentunenne di Giovik è rimasta fuori dalla nazionale femminile, così ha iniziato la preparazione da sola, l’ennesima rincorsa. Østberg sta lavorando molto seriamente per tornare al suo livello ma soprattutto per ritrovare la salute e avere così il via libera per tornare a gareggiare, dopo aver raggiunto il giusto equilibrio tra allenamento, riposo e nutrizione, che le è mancato in passato. La norvegese è seguita dall’allenatore Pål Gunnar Mikkelsplass, ex coach di Therese Johaug, ma anche da un nutrizionista dell’Olympiatoppen e uno psicologo. A questo team è giusto aggiungere anche la persona che le è stata più vicina, come ha sottolineato Østberg, il suo compagno Christofer Rukke, ex skater che si è ritirato nel 2019 e si allena spesso con lei.

Di lui la fondista ha parlato nell’intervista a VG: «Ha visto quanto volevo tornare in Coppa del Mondo, quanto ci ho lavorato e mi ci sono dedicata, ricevendo però sempre messaggi negativi lungo la strada. Mi ha voluto aiutare, mi ha chiesto cosa potesse fare. Ovviamente gli ho detto che non poteva fare nulla, perché alla fine dipende tutto solo da me. È frustrante, è pazzesco pensare a quanti sforzi ho fatto senza avere nulla in cambio. Lui mi ha però sempre supportata fino in fondo e si è preoccupato che facessi le scelte giuste. Lo stesso vale per la mia famiglia, che condivide con me gioie e tristezze. La mamma ha detto che al posto mio sarebbe crollata e non si spiega dove io riesca a trarre tutta questa motivazione. Alla fine anche per loro non è stato facile in questi due anni, ma continuano a supportarmi».

Østberg però è determinata a uscire da questo lungo periodo da incubo professionalmente ma soprattutto personalmente: «Alla fine, ho fatto più di quanto la maggior parte delle persone potesse immaginare. Sono fiera di ciò. Ma non voglio che gli ultimi due anni mi definiscano. Combatterò».

In primavera Østberg si è anche allenata con due vecchie compagne di squadra come Therese Johaug e Marit Bjørgen, ha lavorato sempre a stretto contatto con Mikkelsplass ed è convinta che il programma sia quello giusto. I test sportivi sono in linea con le aspettative, dopo alcuni mesi di rincorsa, ma anche quelli sanitari sono andati secondo i piani.  L'obiettivo è ovviamente quello di poter tornare a sciare in inverno, ma servirà sempre grande attenzione per mantenere il giusto equilibrio tra allenamento, recupero e alimentazione.  

Dopo tutte le difficoltà avute in questi due anni, con appena poche gare all’attivo, e l’esclusione dalla squadra nazionale, è normale chiedersi cosa la spinga ad andare avanti. Assenza di alternative? «Anche per me era importante saperlo. Sto facendo questa scelta perché non ho altro da fare? Ma non ho nient'altro che voglio di più. Non sono nemmeno troppo stressata per questo. È possibile che io sia ingenua, ma ho capito che voglio essere alle gare e partecipare. Ovviamente c’è il rischio che io non mi trovi poi nelle posizioni in cui voglio essere, ma stare "là dietro" per molto tempo non è interessante».

Fuori dalla nazionale, alle già tante difficoltà lungo la strada, Østberg ha anche quelle legate all’aspetto economico. La norvegese si è trovata a dover contattare delle aziende alla ricerca di sponsor, dal momento che in Norvegia non ci sono corpi sportivi. «Non voglio lamentarmi, ma è stato più difficile di quanto sperassi. Ci ho provato, ma non è piacevole chiamare in giro per conto tuo. È stato faticoso. Ho anche perso alcuni degli sponsor che avevo. Al momento non sta andando bene, ma ho fiducia».

L’atleta ha sottolineato di capire che che le aziende abbiano oggi priorità diverse, come dare aiuto all'Ucraina oppure concentrarsi su altri sport come l'atletica leggera. Inoltre c'è stata anche incertezza sul fatto che le fosse permesso di continuare a fare sci di fondo. La sua speranza, oggi. è che qualche altro sub-sponsor e uno sponsor principale si uniscano a lei nel viaggio di ritorno verso la vetta dello sci di fondo internazionale.

Per questo motivo, Østberg ha dovuto considerare le offerte ricevute anche da team privati. La società del miliardario Kjell Inge Røkke Aker e la leggenda dello sci di fondo Bjørn Dæhlie si sono recentemente uniti come sponsor per la squadra Team Aker/Dæhlie. «Ero in trattative con loro – ha raccontato Østberg – sono molto professionali, so che fanno le cose nel modo giusto ed è stato interessante. Ma ho sentito che non era giusto per me dire di sì a far parte al cento per cento della squadra, perché forse non avrei potuto partecipare a tutti i raduni, a causa della mia salute e avrei iniziato a lottare con la mia coscienza come accaduto in questi anni con la nazionale. Allora non c'era alternativa».

Nonostante le difficoltà, Østberg non molla: «Alla fine, l'obiettivo è tornare sulla linea di partenza e lottare per vincere le gare. Ho una buona sensazione. Poi vorrei promettere a me stessa e a tutti gli altri che le cose andranno per il meglio, che sarà così al cento per cento, iscritto nella pietra. Ma non posso. L'obiettivo è essere al via, ma una volta che sono lì voglio lottare per vincere le gara di sci, è lì che ho messo l’asticella».

G.C.

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