Combinata | 08 novembre 2023, 14:30

Combinata Nordica - Jarl Magnus Riiber ha adottato misure drastiche per arrivare in salute alla Coppa del Mondo: aveva temuto che un virus gli avesse distrutto i polmoni.

Combinata Nordica - Jarl Magnus Riiber ha adottato misure drastiche per arrivare in salute alla Coppa del Mondo: aveva temuto che un virus gli avesse distrutto i polmoni.

Si allunga la lista dei nomi importanti che hanno dato forfait per l'apertura della stagione nazionale a Beitostølen il 18 novembre: la combinata nordica dovrà fare a meno di Jarl Magnus Riiber. Non c’entra questa volta il Coronavirus, che sembra impazzare tra gli ambienti dello sci di fondo, ma comunque la stella della combinata nordica si comunque appena è lasciata alle spalle un periodo di malattia davvero difficile.

«Non ho mai tossito così tanto come nelle ultime otto settimane. Si arriva sul punto di chiedersi “cosa sta succedendo?» ha raccontato, frustrato, alla tv pubblica norvegese NRK.

La diagnosi era “rinovirus”, un virus che provoca raffreddore, tosse e mal di gola. Niente di grave, verrebbe da dire, e in effetti è così per la stragrande maggioranza delle persone: ma se sei a caccia di medaglie e successi sportivi è un vero problema. Inoltre, la malattia non sembrava migliorare; gli attacchi di tosse sia al mattino che alla sera sono diventati per molto tempo la norma per il 26enne, al punto da fargli temere che i suoi polmoni fossero stati danneggiati in modo permanente.

«Non avevo mai sperimentato una roba simile prima d’ora. Era una novità per me non riuscire a riprendermi più. È stata una sensazione strana da provare.»

È stato solo a metà ottobre ha potuto ricominciare ad allenarsi. Da allora, ha fatto un passo avanti e ora è tornato ad allenarsi quotidianamente, ma è ancora lontano dalla forma migliore. Ecco perché ha preferito restare a casa quando gli altri atleti saranno impegnati a Beitostølen per inaugurare la stagione.

«Sì, adesso mi alleno molto. Non è così bello, ma posso compensare un po' ciò che ho perso. Faccio il pieno con un piccolo extra rispetto a quello che farei normalmente. A breve termine questo influirà sulla mia forma di salto, ma spero di aver sistemato tutto prima di andare a Kuusamo, e di poter essere di nuovo un combinatista capace».

Per evitare di avere altri problemi di salute, Riiber ha deciso di isolarsi dalla sua famiglia, e in particolare dalla piccola Ronja, sua figlia di 3 anni e mezzo, per evitare ricadute: «Ma non si tratta semplicemente di avere bambini all'asilo. Quando sei un atleta di punta, vuoi evitare tutti le “bombe” che questi bambini dell'asilo spesso portano a casa.» Si è trasferito nel seminterrato dei suoi genitori e vi resterà per nove settimane. «È pesante. Per fortuna li incontrerò dopo la tappa di Coppa del Mondo di Lillehammer. Ci saranno molti "Facetime", ma non sarà la stessa cosa che essere presenti e vederla faccia a faccia. La cosa più importante è che si diverta e non debba isolarsi affinché io possa raggiungere i miei obiettivi. Spero che passeremo un bel Natale e Capodanno insieme»

Non solo la sua famiglia, anche i suoi compagni di squadra hanno sentito la sua mancanza quest'autunno e inverno, dal momento che Riiber ha scelto di allenarsi molto da solo per tenere sotto controllo il suo corpo.

«Non è divertente essere da solo per due o tre sul tapis roulant qui all'Olympiatoppen. Ma è una delle misure che ho preso, allenarmi il più possibile al chiuso e avere un microclima che fosse più gentile con i miei polmoni. In ogni caso, in un periodo in cui cercherò di ricostruirmi e allo stesso tempo di avere un buon controllo su ogni sessione. E qui a casa ho ricevuto un ottimo aiuto anche per quanto riguarda la pulizia dei polmoni»

Federica Trozzi

Ti potrebbero interessare anche: