“Finalmente, ora ce l’hanno fatta. Accidenti, padre!”
Pur avendo annunciato il suo ritiro e non potendo così esserne protagonista, Therese Johaug esulta per la decisione della FIS di far disputare le due 50 km maschile e femminile di Holmenkollen entrambe nella giornata del sabato.
A lungo la norvegese si era battuta affinché anche le donne gareggiassero nella giornata principale dello Skifestival di Oslo, alla presenza del Re, quando per anni la 50 km maschile si disputava il sabato e quella femminile la domenica.
Le cose sono cambiate negli ultimi anni, con uomini e donne ad alternarsi annualmente per gareggiare nella giornata del sabato. Nei meeting primaverili è stata quindi presa la decisione, confermata poi anche dalla Federazione Norvegese di sci, di far gareggiare uomini e donne nella stessa giornata.
Partiranno prima gli uomini, poi a 45 minuti di distanza toccherà alle donne. Le due gare quindi si svolgeranno per una buona parte in contemporanea.
«Gareggiare di domenica a Holmenkollen o anche ai Mondiali a Trondheim, come avete visto, è come essere a un after-party morto – ha affermato Johaug all’Expressen – si può credere e sperare che venga molta gente, ma non succederà. E se si vuole suscitare interesse e la voglia di venire, allora è bene avere due gare contemporaneamente».
Entusiasta anche Ebba Andersson: «La mia reazione spontanea è che sarà emozionante con questo formato di gara, come non era mai successo prima. Da un punto di vista positivo, molto probabilmente attirerà molta gente e contribuirà a una grande festa pubblica».
Ovviamente, far disputare due gare in contemporanea, significa un grande lavoro per gli organizzatori e anche per la produzione televisiva. Il dt dello sci di fondo svedese, Anders Byström ne è consapevole ma anche fiducioso: «Sarà davvero bello. È perfetto che sia le donne che gli uomini possano godere del pubblico del sabato. Allo stesso tempo, una buona produzione televisiva sarà importante, ma la Norvegia può gestirla».
Critico, invece, l’opinionista di TV2 Norway, Petter Skinstad: «Non capiscono quello che stanno facendo. Non può essere una buona idea. Organizzare due gare contemporaneamente si tradurrà in un’esperienza negativa per spettatori, sciatori e telespettatori. Loro vogliono solo accontentare sia gli uomini che le donne, perché tutti vogliono gareggiare il sabato. Per quanto mi riguarda, va anche bene fare due 50 km nello stesso giorno, ma non alla stessa ora».
Johaug è consapevole delle difficoltà, ma che possono essere gestite: «Come produzione televisiva, può essere più difficile commentare e rimanere aggiornati su ciò che accade. Ma succede davvero poco, ovviamente. Per i ragazzi, quando succede qualcosa? Forse gli ultimi 200 metri. È triste, triste, triste».
Vedremo cosa accadrà nella gara femminile, ora che non ci sarà più lei ad andare all’attacco sin dall’inizio.
