Questa settimana la squadra nazionale femminile di sci di fondo norvegese si riunirà per una sessione di allenamento a Mosetertoppen a Hafjell, ma ancora una volta senza la presenza di Kristine Stavås Skistad, la maggiore speranza per il fondo norvegese per la sprint olimpica. L’atleta infatti preferisce continuare ad allenarsi da sola a casa, seguendo il proprio programma individuale in quel di Konnerud, dove il metodo di allenamento approntato nel suo club e assieme al suo tecnico di fiducia, Lage Sofienlung, ha dimostrato di essere il migliore per l’atleta 26enne.
I tecnici della Nazionale, Marit Bjørgen e Sjur Ole Svarstad, così come le compagne di squadra, sono rammaricati di questa essenza, poiché con il suo talento potrebbe dare un grande contribuito al gruppo e, allo stesso tempo, beneficiare lei stessa del confronto con le altre atlete.
“Ogni tanto l’avviciniamo e chiediamo. La porta è aperta e lei lo sa bene, ma rispetto il fatto che preferisca stare a casa” ha detto Svarstad al Nettavisen “Abbiamo parlato e lei sa che è la benvenuta se un giorno dovesse decidere di venire. Ma deve sentire lei che è la cosa giusta da fare. La trovo molto indipendente quando si tratta di allenamento. Ha una buona consapevolezza di sé. Fa un buon lavoro e ho grande fiducia che possa fare una buona stagione”
“Penso che le ragazze avrebbero molto da imparare da lei, e anche loro potrebbero dare un contributo a Kristine. Ma lei è molto sicura di ciò che ha funzionato in passato e di ciò che viene fatto a Konnerud. Quindi ha scelto lei, ma vorremmo assolutamente averla con noi” ha ribadito dice Bjørgen.
Le compagne di squadra riconoscono che Skistad riconoscono sia la miglior sprinter norvegese e porterebbe nei raduni il suo grande valore. Pur rispettando le sue scelte, sperano che in futuro si possa trovare un compromesso o una “via di mezzo” che permetta una collaborazione più stretta.
“Credo che i migliori del Paese dovrebbero riunirsi, fare squadra e confrontarsi tra loro” ha detto Julie Myhre “So cosa significa fare scelte che sai essere giuste per sé stessi, e nutro grande rispetto per questo. Ma se si potesse trovare una via di mezzo o una soluzione, sarebbe molto interessante secondo me.”
Della stessa opinione è anche Lotta Udnes Weng: “Vogliamo fare un passo avanti per raggiungere il livello in cui si trovano lei e le migliori atlete straniere. Quando non vuole partecipare alla riunione, dobbiamo quasi semplicemente arrangiarci. Siamo ancora un buon gruppo qui e faremo un buon lavoro. Ma preferiremmo averla qui, sì.”
Quando Skistad ha accettato di rientrare nella nazionale prima della scorsa stagione, lo ha fatto ponendo una condizione non negoziabile: continuare a lavorare esclusivamente con il suo allenatore, evitando raduni, allenamenti di gruppo e attività di marketing fino all’apertura della Coppa del Mondo a fine novembre. Ha ribadito questa posizione anche firmando il nuovo accordo ad aprile. Di conseguenza, è improbabile che si unisca al gruppo prima delle gare d’esordio nazionali a Beitostølen.
Dopo l’amarezza per l’argento nella sprint mondiale di Trondheim e il secondo posto nella team sprint contro la Svezia, Skistad ha dichiarato apertamente di puntare più in alto. È determinata a prepararsi per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 con il proprio metodo.