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Paralimpici

Para sci di fondo – Tensioni nella nazionale norvegese, gli insoddisfatti si mettono in proprio: nasce il Topp Paraski-team

Si muovono le pedine e in tutti i settori ci si riorganizza nell’avvicinamento alla nuova stagione invernale, che metterà gli atleti delle discipline invernali di fronte all’appuntamento con le Olimpiadi e le Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026. Tra chi lavora con lo sguardo rivolto ai Giochi, c’è anche la Norvegia dello sci di fondo paralimpico, che nelle ultime ore si è resa protagonista di alcuni sviluppi particolari, che rivelano un clima di tensione e incertezza.

Come riportato da NRK, infatti, alcuni atleti del para sci di fondo rossoblù hanno manifestato insoddisfazione circa alcuni trattamenti ricevuti dalla Federazione Norvegese di Sci e – in seguito all’esclusione dalla squadra nazionale – ora hanno preso la decisione di fondare una squadra privata per potersi allenare e gareggiare ai massimi livelli.

A guidare il moto di dissenso è Trygve Toskedal Larsen, atleta classe 1972 con un lungo trascorso nella squadra paralimpica, con cui ha preso parte a tre Paralimpiadi. “Negli ultimi due anni trascorsi nella squadra nazionale – accusa Trygve Toskedal Larsen – ho sentito dire dai vertici del sistema che gli atleti paralimpici sono ‘solo una voce di spesa’ e che dovremmo quasi essere contenti che si prendano la briga di averci a carico”. Poi punta il dito: “È quello che ha detto Ulf Morten Aune (ex responsabile dello sci di fondo norvegese, ndr). A me e alla squadra. Non ricordo esattamente cosa si sia detto, ma il succo era questo”.

Ecco perché il para atleta si appresta a dare vita a una nuova squadra, a cui si unirà anche Anita Larsen. La nascente squadra si chiamerà Topp Paraski-team e avrà il compito di restituire entusiasmo a chi come gli atleti sopra citati non è soddisfatto dell’operato della nazionale: “Lo facciamo semplicemente per ritrovare la gioia di sciare e la motivazione – ammette Anita Larsen -. Ci sono molte persone e atleti fantastici nella Federazione, ma ho la sensazione che ci sia una cultura in cui le persone parlano male l’una dell’altra”.

Dalla sua parte, Ulf Morten Aune respinge le accuse e consegna a una mail recapitata a NRK la sua replica alle parole di Larsen: “Non riconosco le accuse di aver detto questo né ad atleti né ad allenatori. Durante i miei anni nella Federazione Norvegese di Sci, ho sempre lavorato per risollevare gli atleti paralimpici sia dal punto di vista atletico che finanziario”.

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