Devono ancora essere assegnate le Olimpiadi invernali del 2030, prima che quelle del 2034. Il Comitato Olimpico Internazionale ha fatto sapere, alla vigilia della riunione di Mumbai, che si procederà a una doppia assegnazione. Per annunciare una decisione il prossimo anno, sarebbe necessario che il comitato esecutivo del CIO avviasse un dialogo mirato con i paesi ospitanti nell’ultima riunione del 2023 dal 28 novembre al 1 dicembre a Parigi. Inizialmente il piano era quello di assegnare le Olimpiadi invernali del 2030 in questa riunione, che si svolgerà da domenica 15 ottobre. Sono stati costretti a rimandare a causa dei problemi avuti, si ritiene, con Sapporo, che ha recentemente ritirato la candidatura a seguito delle ben note vicende di corruzione legate a Tokyo 2020.
Ricordiamo le contendenti. La Francia ha messo insieme quella che sembra una proposta sempre meglio sostenuta (con anche Martin Fourcade) nella meravigliosa cornice delle Alpi orientali e della Costa Azzurra. La Svezia, con Stoccolma e Åre si era candidata per i Giochi Olimpici Invernali del 2026, ma le città sono state sconfitte nel 2019 da Milano/Cortina e ci riproveranno con il 2030. Anche la Svizzera ha fatto "capolino", con una candidatura sostenuta da oltre la metà del Paese. Queste sono, insieme a Salt Lake City (USA), le candidate a ospitare i Giochi.
Una possibile complicazione nell’assegnazione dei Giochi alla Sessione di Parigi è che, secondo le regole della Carta Olimpica, una decisione non può essere presa durante una riunione del CIO in cui l’ospite presenta un’offerta, come nel caso della Francia. Ciò significa che il CIO potrebbe essere obbligato a convocare una sessione straordinaria, se vorrà decidere entro i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Le Olimpiadi 2030 e 2034 verranno assegnate in un unica riunione del CIO, prima di Parigi 2024. Ma c’è una complicazione

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