Sci di fondo | 30 dicembre 2018, 19:45

Fondo - Primi punti per Caterina Ganz: a Fondoitalia le parole dell'azzurra trentina

La fondista di Moena ha concluso al 27° posto la 10km in skating di Dobbiaco: "Sono contenta di aver ottenuto i primi punti ma sono consapevole di dover crescere ancora molto"

Foto di Gabriele Facciotti per Pentaphoto

Foto di Gabriele Facciotti per Pentaphoto

In una giornata difficile per l’Italia, con la squadra femminile condizionata dall’influenza che ha colpito praticamente tutte le sue componenti a Natale, un piccolo sorriso per i colori azzurri è arrivato da Caterina Ganz, che ha conquistato i suoi primi punti in Coppa del Mondo. La trentina, classe 1995, ha concluso al 27° posto dopo un inizio di gara nel quale aveva fatto anche sperare in un piazzamento tra le prime quindici.

Contattata dalla redazione di Fondoitalia, Ganz ha espresso la propria soddisfazione per questo risultato ma non si esalta troppo, ha voglia di migliorare ancora molto.

Ciao Caterina, sono arrivati i tuoi primi punti in Coppa del Mondo: felice per questo risultato?
«Per me sono i primi punti in Coppa del Mondo e sono felice di questo, ma sono consapevole del fatto che qui al Tour de Ski non sono presenti tutte le big. Sono soddisfatta ma non mi accontento di questi primi punti perché so che devo ancora migliorare molto».  

Rispetto alle gare disputate una settimana fa a Valdidentro, quando sei tornata a gareggiare dopo un periodo di stop, si è visto un bel passo avanti.
«Sicuramente ho fatto dei passi avanti. Dopo la buona prestazione nella prima uscita stagionale a Riale mi sono fatta male al piede, così non ho potuto gareggiare per circa un mese e nemmeno ho forzato negli allenamenti. Abbiamo preferito non rischiare e guarire al meglio il più presto possibile. Sono così tornata in gara a Isolaccia e non ero molto soddisfatta dei risultati ottenuti, anche se in quella occasione non ho comunque preso dei grandi distacchi. Nella gara in skating, per esempio, ho fatto bene nei primi tre giri e sofferto molto nell'ultimo perché mi mancava condizione. Avevo solo bisogno di fare delle gare e con questo pensiero ho approcciato anche alla 10km di oggi, nella quale il mio obiettivo primario era ritrovare i ritmi che avevo a novembre».

Parliamo della gara; ci ha colpito la tua partenza, a metà gara eri addirittura undicesima.
«Ho avuto la fortuna di trovare al transito Ingemarsdotter quando sono partita, a quel punto ho deciso di attaccarmi a lei con l’obiettivo di studiare bene i suoi ritmi e l’atteggiamento in gara. Dopo aver fatto un paio di chilometri in sua compagnia, ho visto che riuscivo a starle dietro, quindi mi sono detta di proseguire e prendere il suo ritmo. Quando lei ha concluso la gara, a me mancavano ancora cinque chilometri e in quel momento è arrivata Nepryaeva. Ho provato a stare con lei ma non ci sono riuscita, andava troppo forte. Sono però contenta della gara che ho fatto, anche se non mi accontento».

Però questi primi punti sono una base di partenza, l’ideale per acquisire quella fiducia che lo scorso anno era un po’ venuta meno.
«Sicuramente per me è un passo avanti e mi dà maggiore fiducia, mi fa crescere l’autostima. Sono altresì consapevole di dover migliorare ancora tanto, perché quando mi ha preso la russa, ho visto quanto va forte e ho capito che c’è ancora tanto da lavorare. Sono però fiduciosa, abbiamo imboccato la strada giusta e sono felice del mio primo giro perché ho visto che riuscivo a stare lì con Ingemarsdotter ed è stata una bella esperienza».

Nonostante fosse il tuo esordio stagionale in Coppa del Mondo, non hai avuto paura di tenere i ritmi della svedese.
«In gara riesco a trasformarmi, a essere più convinta e cattiva. Anche quando mi ha raggiunto Nepryaeva, mi sono detta per un attimo di provarci, stringere i denti e stare con lei. Mancava però un altro giro e ho preferito restare sul mio passo senza rischiare di andare poi in crisi nel finale e buttare la gara. Un po’ di rammarico per non averci provato c’è».

Ottenuti i tuoi primi punti in Coppa del Mondo, qual è l’obiettivo per il resto del Tour de Ski.
«Quello iniziale: approfittare di questa serie di gare per acquisire i ritmi della Coppa del Mondo e ritrovare quella forma che avevo prima dell’infortunio. Sono tranquilla, faccio le mie gare e vediamo cosa accade».

Giorgio Capodaglio

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