Sci di fondo | 03 gennaio 2021, 10:29

Fondo - Nepryaeva e Stupak senza mascherina, TASS cita la FIS: "Non rischiano nulla"

Le due russe sorprese senza mascherina nel post gara di ieri; sull'Expressen, Mignerey ha parlato di multe e in futuro il rischio di ritiro accredito; a TASS una fonte FIS parla di semplice invito ad indossarla

Fondo - Nepryaeva e Stupak senza mascherina, TASS cita la FIS: "Non rischiano nulla"

Al termine della 10km in classico di sabato le due russe Natalia Nepryaeva e Yulia Stupak hanno provocato numerose polemiche per non aver indossato la mascherina in alcune zone dove erano presenti altre persone. Dal momento che già venerdì diversi atleti erano stati sorpresi nella stessa violazione, si era parlato di un inasprimento delle regole che avrebbero potuto portare anche alla squalifica. Ad affermarlo ai media, come riportato dall’Expressen, lo stesso Pierre Mignerey, race director della Coppa del Mondo di fondo, che aveva però ricordato anche come per gli atleti non sia obbligatorio portare la mascherina in mixed zone, dove era stata vista Stupak. In realtà la russa aveva continuato a non indossarla anche successivamente, mentre urlava e rideva per il suo bellissimo risultato.

Secondo quanto riportato questa mattina dall’agenzia russa TASS, le cose sarebbero in realtà diverse. Nessun atleta rischierebbe il ritiro dell’accredito. Una fonte FIS, infatti, avrebbe dichiarato all’agenzia: «No, gli atleti non saranno sospesi dal Tour de Ski per non aver indossato le proprie mascherine. Tuttavia, come già accennato, gli atleti e le persone coinvolte nella competizione sono fortemente incoraggiate ad indossarle».

Insomma, sembra esserci un po’ di confusione anche all’interno della stessa FIS, se ai media svedesi un suo esponente cita la possibilità di multe e ritiro dell’accredito, mentre a quelli russi un altro esponente parla soltanto di invito a indossare la mascherina, ma di nessuna sanzione.

In ogni caso siamo certi che Stupak abbia commesso un grave errore in un momento di gioia, quindi forse immedesimandoci nell’atleta che torna sul podio dopo lo stop per la gravidanza e tanti dubbi sulle possibilità di tornare ad alto livello, per una volta possiamo anche capirla e giustificare quanto accaduto. La speranza è che da oggi, però, non si sgarri più e forse qualche multa, anche salata, bisognerebbe iniziare a farla. La sicurezza viene prima di tutto, ma soprattutto la FIS non può permettersi di essere troppo indulgente, soprattutto dopo tutte le polemiche dell’ultimo mese.

G.C.

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