Sci di fondo | 28 febbraio 2023, 16:02

Diggins, dopo l'oro nella 10 km sollecita la lotta contro disturbi alimentari: "Le cure che ho ricevuto sono il motivo per cui sono qui"

Diggins, dopo l'oro nella 10 km sollecita la lotta contro disturbi alimentari: "Le cure che ho ricevuto sono il motivo per cui sono qui"

Una Jessie Diggins visibilmente emozionata in mixed zone ha parlato della gara di oggi, in cui ha conquistato il primo oro mondiale individuale, dopo quello ottenuto nella team sprint insieme a Kikkan Randall, bissato per la verità anche alle Olimpiadi nel 2018. La pluricampionessa olimpica e mondiale ha espresso tutta la sua gratitudine per gli ski men che, a detta sua, le hanno garantito quella velocità in più che ha fatto la differenza oggi. “Sono emozionata, davvero tanto emozionata, ma soprattutto orgogliosa di quello che ho fatto - ha esordito Jessie nella conferenza post gara - devo ringraziare prima di tutto gli skimen che mi hanno fatto andare 5 volte più forte (sorride, ndr). No, sto scherzando, ma loro sono quelli che hanno trasformato la mia buona gara, in una medaglia d’oro” afferma la statunitense. 

Quando ti sei svegliata, chiede lo speaker, avresti mai pensato di trovarti in questo momento con un oro al collo?                                       “Quando mi sono svegliata ho pensato a cosa avrei mangiato a colazione. A parte le battute, è chiaro che a volte vinci e a volte perdi, si tratta solo di lasciare tutte le energie in pista e provarci fino a l'ultimo” ha simpaticamente risposto l’americana che poi ha parlato dei festeggiamenti che, immaginiamo, saranno coloriti. “Probabilmente piangerò un bel po’ - dice - poi sentirò la mia famiglia. Saranno festeggiamenti tranquilli, anche perché il Mondiale è ancora lungo e dovrò essere pronta a combattere di nuovo giovedì in staffetta” dice Diggins che poi si sofferma su quanto sia importante lo spirito di squadra in uno sport come lo sci di fondo. “Ho trovato veramente tanta motivazione guardando lo skiathlon, ero li che incoraggiavo le mie compagne e non vedevo l’ora di scendere di nuovo in pista, ero come un leone in gabbia” afferma l’americana. 

 

Ultime, ma non meno importanti, le parole spese in merito alla sua partnership con la “Emily Foundation” che si occupa di aiutare, in primo luogo, le persone che soffrono di disordini alimentari e, in secondo luogo, le persone che non sanno di soffrirne. "Essendo una malattia riconosciuta e, soprattutto, essendoci passata in prima persona - afferma - è veramente importante che nei centri sportivi si sviluppi sempre di più la cultura in generale, in modo da aiutare atleti che, come me 12 anni fa, soffrono tanto. Io - continua il fresco oro nella 10 km - ho ricevuto l’aiuto necessario e, posso dire, che è il motivo per cui oggi sono qui. Incoraggio davvero tutti, allenatori in primis, a farsi una cultura su questo tipo di malattie perché vi assicuro che sono la rovina di molte carriere agonistiche” ha concluso Diggins.

Una campionessa fuori e dentro la pista. Jessie Diggins è una persona, prima che un’atleta, con un cuore infinito e il suo appoggio insieme alla madre, al padre e alla sorella alla Emily Foundation e al Emily Program testimonia come in futuro possa tranquillamente avere un ruolo di spessore nello sport americano. Per il momento Jessie si focalizzerà sulla staffetta 4x5 femminile dove, perché no, potrebbe arrivare un’altra medaglia e poi staremo a vedere se sarà al via della 30 km in stile classico di sabato, che chiuderà il programma femminile dei Mondiali di Planica 2023.

Lorenzo Menichetti

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