Biathlon | 02 ottobre 2023, 06:30

Biathlon - Quota e velocità al tiro, le due "armi" per la nuova stagione delle sorelle Öberg

Biathlon - Quota e velocità al tiro, le due "armi" per la nuova stagione delle sorelle Öberg

Lo scorso inverno, a Oberhof, il biathlon svedese ha fatto centro con il miglior Campionato del Mondo di sempre. Undici medaglie, tra cui tre ori individuali.

Ora, la squadra nazionale mira ad alzare ancora di più l'asticella, con l'aiuto dell'allenamento ad alta quota. I Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026, che vedranno i biatleti affrontare il tracciato di Anterselva, con i suoi 1600m sul livello del mare, sono una chiara ragione per questa scelta, ma la speranza degli allenatori è che l'iniziativa porti a risultati prima di allora. Quest'estate la nazionale svedese ha svolto due raduni in quota, uno a Lavazé e uno a Font Romeu, nei Pirenei francesi, e le sorelle Hanna ed Elvira Öberg hanno accolto con favore il progetto, anche se è stato difficile.

"Vogliamo fare quanta più esperienza possibile, sia in allenamento che in gara ad alta quota, prima delle Olimpiadi. Questa stagione in particolare sarà molto interessante anche da questo punto di vista, perché avremo più gare di Coppa del Mondo in altirudine rispetto al solito" ha detto Hanna Öberg a SVT, portando come esempi Hochfilzen, Lenzerheide, Anterselva e le nordamericane Soldier Hollow e Canmore.

Come Hanna, anche la sorella minore Elvira ha avuto esperienze difficili con l'altitudine, ma grazie al lavoro svolto questa estate vede un'evoluzione.  "Non lo noti solo in allenamento, ma ogni ora del giorno sei influenzata dall'altitudine. Ma penso anche che la situazione sia in miglioramento ogni volta che andiamo in altitudine. È un processo di apprendimento, ed è per questo che è così importante avere questi allenamenti specifici.”

Ma l'alta quota non è l'unica “arma” che Elvira Öberg ha voluto affinare in vista dell'inverno. Già lo scorso anno la piccola di casa Öberg ha fatto passi da gigante grazie al miglioramento del tiro. Il potenziamento al poligono è stato visibile di anno in anno, nella stagione olimpica 21/22 è passata dal 79 all'87% nel tiro in piedi. Lo scorso inverno ha aumentato la sua capacità nel prone, passando dall'81 all'89% di colpi, un modo per iniziare bene le competizioni. Ma c'è ancora qualcosa che si può fare per rivaleggiare con le dirette concorrenti di Coppa del Mondo.

"Abbiamo lavorato in modo molto specifico e chiaro per diventare più veloci al poligono" ha dichiarato, confidando di avere sua sorella come punto di riferimento "Vediamo che c'è margine per limare secondi. È stato un obiettivo chiaro per tutta l'estate, su cui abbiamo lavorato in ogni sessione. Sono diventata più veloce, ma vedremo: una cosa è sparare in allenamento, un'altra in gara. Dovremo vedere.”

Federica Trozzi

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