Biathlon | 26 dicembre 2023, 10:30

Biathlon - I cinque motivi del super inizio di stagione della Germania da 18 podi

Foto: D. Yevenko

Foto: D. Yevenko

La Germania del biathlon è rinata in questo inizio di stagione 2023-24. I 13 podi in campo maschile (tutto compreso) hanno dell'incredibile, se paragonati ai numeri della passata stagione. Nelle prime tre tappe della passata stagione, i tedeschi furono in grado di ottenere 5 podi, cifra quasi triplicata quest'anno. Non dimentichiamo che la Germania ha dovuto fare a meno nelle ultime due stagioni di una leggenda come Arnd Peiffer (campione olimpico e mondiale) e di Erik Lesser. Quali sono i segreti di questo clamoroso inizio? Il sito tedesco Chiemgau24 prova a tracciare cinque punti fondamentali: 

1. Classe individuale: La qualità della squadra tedesca è alta. Franziska Preuß, Philipp Nawrath, Benedikt Doll e Johannes Kühn sono tra i fondisti più forti in campo. Con prestazioni stabili al poligono di tiro, sono sempre in corsa per il podio. Vanessa Voigt, Roman Rees, Janina Hettich e Justus Strelow sono invece tra i migliori tiratori del circuito. Nei format di gara appropriati, soprattutto in quelli in cui è fondamentale il tiro, come l'individuale, sono tra i migliori al mondo.

2. Età ed esperienza: Nel biathlon raramente si vedono adolescenti e giovani adulti che all'inizio della loro carriera si affermano subito tra i migliori al mondo. I chilometri di gara e l’esperienza sono fattori centrali nel nostro sport. I tedeschi dovrebbero essere citati come esempio a questo riguardo. Doll ha ottenuto il suo miglior risultato nella Coppa del Mondo generale all'età di 32 anni ed è attualmente tra i migliori al mondo a 33 anni. Rees e Nawrath hanno ottenuto la loro prima vittoria in Coppa del Mondo a 30 anni. Voigt ora ha 27 anni ed è in costante miglioramento.

3. Cambiamenti interni: Nel 2022 ci sono stati dei cambiamenti nello staff del biathlon tedesco. Il norvegese Sverre Olsbu Roeiseland (donne) e lo sloveno Uros Velepec (uomini), sono stati insediati due assistenti allenatori dall'estero, fatto che in Germania raramente era accaduto. Gli input provenienti dall'esterno si adattano alla crescente internazionalizzazione del biathlon. Velepec è ora il capo allenatore degli uomini e ha aggiunto alla sua squadra l'ex fondista di livello mondiale Jens Fillbrich. La dinamica all'interno delle strutture interne è stata commentata molto positivamente da molti atleti e finora ha avuto gli effetti sperati.

4. Materiale e tecnologia: Il divieto delle cere che contengono il fluoro, elemento nocivo alla natura e non solo, ha dato agli skiman tedeschi grandi sfide. Finora, la squadra guidata dal capotecnico Sebastian Hopf ha reagito in modo straordinario e, tutto sommato, ha svolto un eccellente lavoro. I biatleti tedeschi sono stati dotati di materiali di qualità sublime: senza di loro i successi ottenuti fino ad oggi non sarebbero stati possibili.

5. Problemi di concorrenza: Il campo internazionale sta cambiando, ci sono nuove dinamiche all'interno di molte Nazioni. Nel settore maschile, la Francia non pervenuta, la malattia di Samuelsson e Ponsiluoma e una Norvegia che qualcosa nella tappa di Oestersund ha concesso. La Francia chiude il primo terzo della stagione senza podi nelle gare individuali. Chiaramente, ora che Johannes Thingnes Boe ha risolto i problemi iniziali, probabilmente un posto sul podio sarà sempre prenotato. Il campo femminile invece è estremamente dinamico. Non esiste una gerarchia chiara, il che significa che ci sono molte opzioni per le donne tedesche, che sin'ora hanno ottenuto cinque podi, equamente distribuiti tra Preuss e Voigt.

L M

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