Biathlon | 26 marzo 2024, 06:00

Biathlon - Stina Nilsson rilancia sé stessa per la prossima stagione: "Ho voglia di ricominciare da capo, il mio potenziale è ancora lì e so che quando tutto è a posto posso fare bene"

photo credits - Plaickner

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Stina Nilsson ha appena concluso la sua quarta stagione da biatleta, la peggiore da quando è passata dallo sci di fondo al biathlon. Sicuramente a 30enne non è soddisfatta di quanto fatto. Certamente aver contratto il covid (di nuovo) prima dell'inizio della stagione ha contribuito a rincorrere forma – e di conseguenza fiducia ma Nilsson, molto critica con sé stessa, è comunque contenta di aver ritrovato la forma sugli sci nel finale di stagione.


«Ci sono spiragli in cui mi sento soddisfatto della mia prestazione, l'IBU Cup con i podi e il bel finale di Canmore, dove ho fatto bene la sprint in Coppa del Mondo. Ma nel complesso, avevo puntato più in alto, sento di non aver raggiunto ciò che sono in grado di fare. L'inizio è stato terribile con Coronavirus, ma è fantastico avere avuto questo finale.» ha spiegato a Expressen.

Se lo sci è stato dunque dove lei avrebbe voluto che fosse, ma grande problema dell'inverno di Nilsson è stato sicuramente il tiro, dove le percentuali sono state a dir poco asfittiche, con solo il 65% dei bersagli coperti che, a livello di risultati hanno portato in dote solo un 24esimo posto in Coppa del Mondo e due terzi posti in IBU Cup. Durante la stagione, la miglior prestazione al poligono ha fatto segnare solo due errori in gara, la peggiore – su quattro serie – nove. Il che, inevitabilmente, le ha fatto perdere fiducia ogni volta che si posizionava in piazzola.

«Non vorrei che fosse così. Voglio poter sapere cosa mi aspetta, che sensazione avrò quando guarderò nella diottra. Di quanto si sposterà? Voglio trovare un modo per assicurarmi che sia sempre quello che mi aspetto e non essere spaventata da ciò che appare. Sento di voler continuare a lavorare per raggiungere questo obiettivo in futuro.»

Ma questa non è l'unica cosa che Stina Nilsson dovrà rivedere per il futuro, adotterà misure drastiche per riportare l'allenamento sulla strada giusta, perché anche se quest’anno è stato una delusione, la motivazione per il futuro è comunque tanta.

«Cercherò di cambiare il più possibile. Ho voglia di ricominciare da capo, cambiare il calciolo, cambiare il sistema solo per iniziare con munizioni nuove di zecca. Credo che il mio potenziale sia ancora lì e che quando tutto è a posto posso fare bene. Penso di non aver ancora visto tutto quello che posso fare, quindi sono determinato a dare il massimo per la prossima stagione.»

Quattro anni dopo il passaggio al biathlon ammette di essersi buttata alquanto alla cieca, senza conoscere nulla e di non sapere quali sensazioni si provassero.

«Sono sempre stata umile, sapevo che non sarebbe stato facile, lo sapevo e guardando indietro, il mio anno migliore come biatleta è stato il secondo. So che il potenziale c'è, devo solo ritrovare la strada per tornare a quello che ho fatto in quel momento e tornare a farlo. »

Federica Trozzi

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