Biathlon | 17 ottobre 2017, 14:42

La fiducia di Fabrizio Curtaz: "I risultati estivi ci hanno dato ulteriori motivazioni"

Il responsabile del biathlon azzurro ha fatto il punto della situazione: "Sono particolarmente soddisfatto per le prestazioni di Bormolini e Montello, che stanno crescendo moltissimo; la pressione? È importante restare tranquilli e con i piedi per terra"

La fiducia di Fabrizio Curtaz: "I risultati estivi ci hanno dato ulteriori motivazioni"

La Squadra A di biathlon maschile e femminile è appena tornata da Ramsau, dove ha svolto il primo raduno sulla neve, dando il via all’ultima fase della preparazione, che porterà all’esordio del 26 novembre a Oestersund. In questa intervista che ci ha gentilmente rilasciato, Fabrizio Curtaz, responsabile del biathlon azzurro, ha espresso la propria soddisfazione per come stanno procedendo le cose.

Buon pomeriggio Curtaz, facciamo il punto della situazione dopo il raduno sulla neve a Ramsau.
«Abbiamo avuto una prima parte di preparazione a secco molto lunga, che ha avuto il suo apice a metà settembre. Abbiamo quindi avuto un periodo di scarico e sulla neve di Ramsau abbiamo ripreso la fase aerobica. Le gare estive sono andate bene, anzi per qualche verso direi anche benissimo. La seconda parte della programmazione ha avuto un ottimo inizio, perché Ramsau si è dimostrata una scelta azzeccata, visto che abbiamo trovato condizioni ideali».

Parlava dei buoni risultati delle gare estive.
«Sia i Campionati Italiani sia quelli tedeschi o gli austriaci per la Squadra B sono stati molto utili, perché nel corso della preparazione ti fanno capire a che punto sei e riesci a mettere per la prima volta insieme tutto quello che hai fatto. Sono arrivate delle belle risposte da tutto il gruppo, sia gli uomini sia le donne. I maschi a Ruhpolding hanno fatto molto bene, in particolare sono felice per le prestazioni di Montello e Bormolini, cresciuti sotto l’aspetto fisico nel fondo. Siamo rimasti colpiti positivamente da tutta la squadra, tutti sono riusciti a dimostrare cosa sanno fare. Abbiamo lavorato molto e non pensavamo di stare già così bene sotto l’aspetto della freschezza. Dopo le gare estive gli atleti sono andati via per la fase di scarico molto motivati e hanno ripreso il lavoro a Ramsau con altrettanta motivazione. Mentalmente stanno tutti bene».

Le prestazioni di Bormolini e Montello sono molto confortanti soprattutto in ottica staffetta.
«Per esempio a Ruhpolding, dove abbiamo disputato la staffetta con tre elementi, Bormolini ha gareggiato con due atleti non italiani e ha fatto registrare il miglior tempo di frazione, confermando di stare già molto bene. Anche Montello ha disputato delle ottime gare sia agli Italiani sia in Germania, soprattutto nel fondo. La loro crescita è molto importante per la staffetta maschile, ma anche perché toglierebbe pressione agli altri due».

Ci sono tante aspettative attorno alla squadra italiana dopo i risultati delle ultime in stagioni, in particolare sulle donne. È difficile gestire la pressione?
«È la cosa più complicata, perché non siamo abituati a convivere con questo genere di pressione. In questi anni sono cresciute tanto le aspettative nei nostri confronti e non possiamo tralasciare questo aspetto. Dobbiamo essere bravi a isolarci e continuare per la nostra strada, lavorando tranquillamente, una cosa che è fondamentale. Lo scorso anno alcuni atleti hanno avuto qualche problema sotto questo aspetto. Ci è servito da lezione, gli atleti hanno capito che devono restare sempre con i piedi per terra senza distrarsi troppo, concentrandosi solo sull’allenamento e il recupero, evitando troppi impegni extra sportivi».

Quale sarà il vostro programma nelle prossime settimane?
«Il prossimo 25 ottobre andremo in Norvegia per due settimane, quindi torneremo per una settimana di recupero e saliremo nuovamente in terra norvegese, a Sjusjoen, per preparare le gare di Oestersund. Per quanto riguarda la Squadra B, ora farà un raduno a secco a Forni Avoltri, poi salirà al Nord per proseguire la preparazione sulla neve tra Trysil e Sjusjoen, dove si svolgeranno poi le prime gare di IBU Cup»

Giorgio Capodaglio

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