Biathlon | 19 gennaio 2019, 15:44

Biathlon - Ruhpolding, la Francia vince la staffetta femminile. Italia 11a

Simon, Bescond, Braisaz e Chevalier si impongono davanti a Norvegia e Germania dopo una gara condotta quasi interamente al comando. Con Lisa Vittozzi a riposo, le azzurre, terze a metà gara, scivolano indietro nella seconda parte

Biathlon - Ruhpolding, la Francia vince la staffetta femminile. Italia 11a

Vittoria della Francia nella staffetta femminile di Ruhpolding. Il quartetto composta da Julia Simon, Anaïs Bescond, Justine Braisaz e Anaïs Chevalier si è imposto con una prova di eccezionale solidità; in particolare al poligono, dove ha avuto bisogno di quattro ricariche soltanto. Sul podio sono salite anche la Norvegia, con Synnøve Solemdal, Ingrid Landmark Tandrevold, Tiril Eckhoff e Marte Olsbu-Røiseland, e la Germania, che ha schierato Vanessa Hinz, Laura Dahlmeier, Franziska Preuss e Denise Herrmann.

L’Italia, che ha lasciato a riposo Lisa Vittozzi, non è andata oltre l’undicesima posizione. Dorothea Wierer, schierata al lancio, ha cambiato in seconda piazza dopo due poligoni immacolati, nella scia della Francia. Federica Sanfilippo, in seconda frazione, ha perso il treno di Bescond quando ha dovuto impiegare due ricariche nella sessione di tiro in piedi, ma ha comunque cambiato in compagnia di una scatenata Paulina Fialkova, seconda.

In terza frazione, Nicole Gontier è incappata in un’altra giornata molto negativa al poligono, dopo quella di Oberhof. Con due giri di penalità rimediati a terra, la valdostana è precipitata dalla seconda alla nona piazza, con un distacco superiore al minuto e mezzo dalla vetta. Lottare per il podio sarebbe stato comunque difficile, poiché Alexia Runggaldier, scelta per l’ultima frazione in quartetto necessariamente sperimentale, ha reso oltre un minuto sugli sci alle rivali più accreditate, distacco solo in parte compensato dallo 0 al poligono.

La Francia, invece, non ha di fatto mai abbandonato la testa della gara conquistata già da Simon negli ultimi metri della prima frazione. Bescond ha chiuso con una ventina di secondi di margine su Slovacchia e Italia; soprattutto, ha incrementato il margine sulle avversarie più quotate: la Norvegia, attardata di 14 secondi al primo cambio e di 53 al secondo, e la Germania, passata da 37 a 42.

A riaprire la gara ha provato però una straordinaria Eckhoff, nettamente la più veloce in pista nella terza frazione, malgrado l’utilizzo di una ricarica. La norvegese, autrice del miglior tempo complessivo di giornata, ha saltato Preuss e si è portata a 14’’ dalla vetta, lasciando a Olsbu la chance di andare in caccia di Chevalier.

La francese si è però messa al riparo dal grande finale della norvegese grazie a due poligoni solidi, con una sola ricarica impiegata a terra. Olsbu ha tentato il tutto per tutto nella serie di tiro, provando a forzare i tempi, ma ha mancato un bersaglio, coperto poi soltanto con la seconda ricarica. Le abituali difficoltà in piedi di Herrmann, che ha scongiurato il giro di penalità soltanto in extremis, hanno del resto impedito alle tedesche di rimettere in gioco la seconda piazza.

Le prime tre squadre hanno disputato una gara a parte rispetto alla concorrenza. Se la Germania ha chiuso a 23 secondi dalla testa, si è dovuto attendere infatti un ulteriore minuto prima che giungesse al traguardo la Svezia, quarta classificata. Anna Magnusson, Mona Brorsson, Linn Persson e Hanna Öberg hanno preceduto una Russia (Anastasiia Morozova, Svetlana Mironova, Irina Starykh e Ekaterina Yurlova-Percht) piuttosto fallosa al tiro, con ben 14 ricariche utilizzate.

La Slovacchia ha chiuso sesta dopo una gara in cui è crollata e risalita in classifica a più riprese. Ivona Fialkova ha lasciato un settimo posto in eredità alla sorella Paulina, che con il miglior tempo nella seconda frazione ha portato le compagne in seconda piazza. Terezia Poliakova, dopo avere rimediato un giro di penalità, è precipitata addirittura al sedicesimo posto. Anastasiya Kuzmina, infine, ha rimontato furiosamente fino alla sesta posizione, davanti ad Austria (Katharina Innerhofer, Julia Schwaiger, Christina Rieder e Lisa Theresa Hauser), Bielorussia (Dzinara Alimbekava, Elena Kruchinkina, Hanna Sola e Irina Kryuko), Repubblica Ceca (Eva Puskarcikova, Jessica Jislova, Marketa Davidova e Veronika Vitkova) e Svizzera (Aita Gasparin, Lena Haecki, Elisa Gasparin, Susanna Meinen). La prestazione della squadra slovacca interessa da vicino anche le punte italiane: Paulina Fialkova e Kuzmina, due delle principali rivali per la Coppa del Mondo generale, hanno fatto segnare due dei primi tre tempi di giornata.

 

STAFFETTA FEMMINILE RUHPOLDING - CLASSIFICA FINALE

1. FRANCIA (Simon, Bescond, Braisaz, Chevalier) [0+4] 1:09:27.7

2. NORVEGIA (Solemdal, Tandrevold, Eckhoff, Olsbu-Røiseland) [0+7] +11.5

3. GERMANIA (Hinz, Dahlmeier, Preuss, Herrmann) [0+9] +23.4

4. SVEZIA (Magnusson, Brorsson, Persson, Öberg) [0+9] +1:29.0

5. RUSSIA (Morozova, Mironova, Starykh, Yurlova-Percht) [0+14] +1:46.2

6. SLOVACCHIA (I. Fialkova, P. Fialkova, Poliakova, Kuzmina) [1+7] +1:57.6

7. AUSTRIA (Innerhofer, Schwaiger, Rieder, Hauser) [2+5] +2:03.5

8. BIELORUSSIA (Alimbekava, Kruchinkina, Sola, Kryuko) [2+7] +2:07.8

9. REPUBBLICA CECA (Puskarcikova, Jislova, Davidova, Vitkova) [0+7] +2:22.2

10. SVIZZERA (A. Gasparin, Haecki, E. Gasparin, Meinen) [0+10] +2:32.7

Matteo Novarini

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