Biathlon | 29 gennaio 2019, 16:29

Biathlon - Il terzetto azzurro dopo il bronzo mondiale: "Un'emozione dedicata al team e a Hannes Breitenberger, ci manca"

Le parole di Iacopo Leonesio, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, terzi nella staffetta di Orsblie: "È una medaglia speciale, ci siamo allenati insieme per tutta la stagione e ci abbiamo sempre creduto"

Foto FISI

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È stata una giornata davvero emozionante per Iacopo Leonesio, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, che a Orsblie hanno conquistato il bronzo mondiale nella staffetta maschile della categoria Youth (Under 19, ndr). Un risultato frutto del lavoro fatto da questi ragazzi, aiutati dallo staff tecnico della nazionale, a partire dall’allenatore responsabile Mirco Romanin e i due tecnici che stanno lavorando con lui, Fabio Cianciana ed Edoardo Mezzaro.

Un bronzo arrivato nonostante qualche problema di salute per Iacopo Leonesio, colpito dalla febbre – così come Stefano Canavese – ma sceso ugualmente in pista. Il valdostano, che benissimo aveva fatto domenica nell’individuale, si è difeso, è riuscito a mantenere la concentrazione al tiro, cambiando in sedicesima posizione a 1’25”. «È stata dura – ha affermato il primo frazionista azzurro – perché da tre giorni sto male. Fortunatamente al tiro sono andato abbastanza bene e ho sparato più rapidamente degli altri. Ringrazio i miei due compagni per la loro rimonta». Leonesio al termine della gara era distrutto, tanto che è subito tornato in camera a riposarsi.

Si sono goduti invece la festa gli altri due protagonisti del terzetto azzurro, Tommaso Giacomel e Didier Bionaz, entrambi arruolati quest’anno rispettivamente dal GS Fiamme Gialle e il CS Esercito. Il finanziere trentino è stato protagonista di una frazione superlativa, portando la squadra dalla sedicesima alla terza posizione, facendo anche registrare la miglior frazione della giornata e una prestazione sugli sci da far paura, anche se quest'ultima non è una novità. «È stata una gara emozionante – ha affermato Giacomel contattato da Fondoitaliasapevamo già alla vigilia che Iacopo purtroppo non stava bene, ma sappiamo che la staffetta si vince e si perde insieme. Così sono partito subito forte perché avevo voglia di tornare sotto e regalare una medaglia ai miei compagni ai quali sono molto legato, perché è tutta la stagione che ci alleniamo insieme, impegnandoci sempre tanto. Per tornare sotto ho provato a sparare velocissimo e ho utilizzato solo due ricariche. Sono felicissimo, non ho parole, è stato bellissimo ed emozionante. È una medaglia speciale».

Entusiasta, ovviamente, anche Didier Bionaz, protagonista di un’ottima ultima frazione, chiusa col secondo tempo, e una volata finale che ha regalato agli azzurri il terzo posto: «È un momento bellissimo perché ci alleniamo insieme da tutta la stagione e ci abbiamo creduto sin dall’inizio. È stata un’emozione incredibile, perché vincere una medaglia in staffetta è la cosa più bella, è vinta da tutta la squadra. Quando Tommaso mi ha dato il cambio al terzo posto – ha aggiunto – ho sentito un po’ di pressione ma ho provato a restare calmo, soprattutto al tiro. È stato bellissimo trovare lo zero al secondo poligono. L’ultimo giro è stato davvero duro, una grande battaglia con Cisar e Kireyev. È stato straordinario chiudere al terzo posto perché mi sentivo stanco, avendo attacco sull’ultima salita, ma è andata bene».

Gli azzurri hanno poi voluto fare una doppia dedica per questa medaglia. Da una parte a chi gli ha consentito attraverso il lavoro di essere qui, dall’altra a Hannes Breitenberger, giovane biatleta scomparso poche settimane fa. «Vogliamo dedicare questa vittoria a tutto il team, a Mirco (Romanin), Fabio (Cianciana) ed Edo (Mezzaro), che ci hanno seguito dall’estate e sono sempre stati con noi anche se siamo delle teste dure. Con loro vogliamo ringraziare anche tutte le altre persone che ci hanno sempre sostenuto. Infine dedichiamo questa medaglia a Hannes, era un nostro amico e ci manca tanto». 

Giorgio Capodaglio

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