Biathlon | 02 ottobre 2019, 23:58

Biathlon - Kuzmina, ora l'addio è definitivo: "È stata una decisione difficile"

Nel finale della passata stagione la slovacca aveva già annunciato l'addio dalle competizioni individuali, lasciando però una porta aperta alle staffette: "Nella mia vita sono cambiate tante cose"

Biathlon - Kuzmina, ora l'addio è definitivo: "È stata una decisione difficile"

L’addio è ora definitivo. Annunciato il suo ritiro dalle competizioni individuali già nel finale della passata stagione, quando aveva però lasciato una porta aperta alle staffette, Anastasia Kuzmina ha invece deciso di fermarsi completamente e abbandonare così il biathlon.

La slovacca l’ha fatto questa sera attraverso un messaggio scritto sul profilo instagram: «Sei mesi sono passati dalla conclusione della passata stagione, ho continuato ad allenarmi seriamente perché avevo questa idea in mente: aiutare i miei compagni di squadra nelle staffette. La mia preparazione è andata bene, mi sento in forma, ma tante cose sono cambiate nella mia vita in questo periodo. Allora ho iniziato a valutare i pro e i contro, così alla fine ho deciso di chiudere la mia carriera. Non voglio diventare un peso per la mia squadra, per i miei compagni di squadra e, per la preparazione delle prossime Olimpiadi di Pechino, il cambio generazionale sarà più veloce e non sarà un male. È stata una decisione molto difficile da prendere e voglio ringraziare questa sera tutti gli appassionati di biathlon, la mia famiglia, e tutti coloro che mi hanno supportata durante la mia carriera in Russia e in Slovacchia. Lo sport avrà sempre un posto importante nella mia vita, sarà sempre nel mio cuore».

Nella passata stagione Kuzmina è stata l’ultima ad arrendersi a Wierer e Vittozzi, vincendo cinque gare di Coppa del Mondo e chiudendo al terzo posto nella classifica generale che non ha mai vinto. La slovacca di passaporto, ma nata in Russia nel 1984, ha vinto proprio nell’ultima stagione il suo primo oro mondiale, aggiungendolo ai tre ori olimpici conquistati in tre edizioni dei Giochi Olimpici.    

Giorgio Capodaglio

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