Biathlon | 10 aprile 2020, 12:51

Caos e liti nel biathlon russo: interviene il Ministro dello Sport

Oleg Matytsin ha parlato anche di biathlon nel corso di una conferenza stampa: "I problemi non vanno risolti attraverso i media; ho avuto un lungo colloquio con Drachev perché sono preoccupato per la situazione"

Caos e liti nel biathlon russo: interviene il Ministro dello Sport

Vanno avanti ormai da una settimana le forti polemiche all’interno del biathlon russo tra il presidente dell’unione russa di biathlon, Vladimir Drachev, e coloro che hanno firmato una lettera per chiederne le dimissioni. Discussioni che vanno avanti da giorni sui media con dichiarazioni e accuse pesanti che si susseguono ad alto ritmo ogni giorno.

Il caos generato non è passato inosservato a Oleg Matytsin, ministro dello sport russo, che ha deciso di intervenire richiamando tutti all’ordine.

«Ho avuto un colloquio con Drachev – ha dichiarato il politico nel corso di una conferenza stampa – perché sono preoccupato per la situazione della federazione e del biathlon russo. Non soltanto per i risultati degli atleti ma anche per il rapporto tra le regioni e il leader del movimento. Ho un'opinione negativa nei confronti di chi accusa, perché in questa maniera è impossibile risolvere i problemi di uno degli sport più popolari in Russia. Ho raccomandato a Drachev di avviare un dialogo aperto con tutte le parti. Sono necessarie conferenze e incontri, il modo migliore per risolvere i problemi. Questa è un’occasione per ascoltare tutte le parti e riferire il lavoro svolto. La federazione ha bisogno di una guida professionale, perché è un lavoro che deve essere svolto 24 ore al giorno. La scelta degli staff tecnici, la comunicazione con gli atleti, il lavoro con le regioni dovrebbe essere di altissima qualità per formare gli allenatori e creare le migliori condizioni. La federazione dovrebbe lavorare non solo con l’obiettivo di vincere medaglie ma per lo sviluppo dello sport. Condanno categoricamente la soluzione dei problemi e la comunicazione via media. Inoltre sappiamo che quella lettera è stata preparata in una maniera strana».

G.C.

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