Biathlon: Tiril Eckhoff fa cinquina, ma Lisa Vittozzi, terza, torna sul podio. Quinta Wierer

Tiril Eckhoff ingrana la quinta, continua a dettare legge nella sprint - cinque vittorie consecutive, numeri più che importanti che pareggiano Magdalena Neuner - e trionfa anche a Nove Mesto in un sabato ceco che dopo quasi un anno ha riportato sul podio Lisa Vittozzi, terza.

L'ultima presenza della carabiniera sappadina tra le top3 risaliva alla gara finale dello scorso inverno, una dozzina di mesi fa, giorno più giorno meno, quando al termine dell'inseguimento di Kontiolahti sottolineava come quel terzo posto si sarebbe rivelato importante per la stagione successiva. Poi ci si è messo di mezzo il Covid e le tante (note) difficoltà ma ora tutto sembra alle spalle, comprese le titubanze al tiro della ventiseienne cecchina azzurra. Il crescendo di condizione e la ritrovata brillantezza al poligono - fondamentale oggi gli zero errori - l'hanno quindi ricondotta tra le top3 per la tredicesima volta in carriera, con un distacco di una quindicina di secondi dalla scatenata Eckhoff che dopo l'errore a terra ha macinato distacchi e avversarie per stampare tutte con un ultimo giro di fatto irresistibile. Tanto da "rubare" una ventina di secondi all'ucraina Yuliia Dzhima, ineccepibile al tiro ma costretta al traguardo ad accontentarsi della seconda piazza, con 9"3 di svantaggio dalla norvegese, sempre più leader della classifica generale, oltre che di quella di specialità.

Sono 15 quindi i secondi di gap di Vittozzi, seguita in scia dalla bielorussa Dzinara Alimbekava (16"1 con lo zero) e da Dorothea Wierer (a 16"3 con un errore a terra) che ha confermato di attraversare una condizione fisica piuttosto interessante e unica altra atleta al traguardo con errori insieme ad Eckhoff tra le prime 6, con tanto di sorpasso ai danni di Ingrid Tandrevold, sesta senza penalità. Stesso numero di errori dell'azzurra per le due tedesche Franziska Preuss e Denise Herrmann, di fatto appaiate  tra l'ottava e la decima piazza, con Justine Braisaz nel mezzo.

Insomma, una prova ottima per le due big azzurre, una classifica che lancia ottimi presupposti in vista dell'inseguimento di domani, anche perchè molti pezzi grossi hanno faticato. Forse non Marte Røiseland che dopo i due errori a terra ha saputo raddrizzare la propria gara chiudendo settima, ma le varie Hanna Öberg, Lisa Hauser e Julia Simon con tre errori a testa veleggiano oltre la trentesima posizione con un minuto e mezzo di ritardo dalla testa. Insomma, nell'inseguimento ci sarà da divertirsi, anche perchè l'impressione è che per molte (a partire dal terzetto di cui sopra) le energie forse più mentali che fisiche sembrano davvero al lumicino. Staremo a vedere, intanto è fondamentale aver riconquistato un posto sul podio e ritrovato la piena efficienza fisica, anche se nel finale di stagione.

Due errori, uno per poligono, hanno fatto scivolare Michela Carrara appena al di fuori della zona punti (domani scatterà con 1'50 da Eckhoff, 50° posto) mentre le quattro penalità (1+3) impediscono a Federica Sanfilippo di conquistare un posto nell'inseguimento (90ma), traguardo mancato anche da Irene Lardschneider, 103ma.

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